La pandemia spinge allo stop anche le leghe professionistiche di hockey e baseball, oltre al Guinnes Pro 14 di rugby
Lo sport professionistico americano viene fermato dal Coronavirus. Dopo NBA e MLS, si fermano fino a data da destinarsi sia la NHL che la MLB, ovvero le leghe professionistiche di hockey sul ghiaccio e baseball.
L’NHL ha deciso di interrompere la regular season, la cui conclusione è (o era) prevista per il 4 aprile, con il via dei Playoff due giorni dopo, per le preoccupazioni provocate dalla diffusione dell’epidemia da Covid-19, come comunicato dal Commissioner Gary Bettman. Interrotti anche gli allenamenti e gli incontri di tutte le franchigie.
“Alla luce degli sviluppi in corso sul coronavirus, dopo aver consultato esperti medici e convocato una teleconferenza del Board of Governors, la National Hockey League annuncia che, dalle partite di oggi, metterà in pausa la stagione 2019-20“, dice Bettman nel comunicato ufficiale.
“L’NHL ha cercato di seguire i consigli degli esperti e delle autorità locali, mentre si preparava ad affrontare gli sviluppi senza prendere misure premature o eccessive” – prosegue il Commissioner – “Tuttavia, dopo la notizia che un giocatore NBA, la scorsa notte, è risultato positivo al Covid-19, abbiamo deciso che non fosse più opportuno continuare a giocare. Anche perchè noi, con la NBA, condividiamo strutture e spogliatoi“.
Passiamo alla lega professionistica del baseball, la MLB. Con l’avvio ufficiale in programma il prossimo 26 marzo, il Commissioner Robert D. Manfred Jr. ha ufficialmente posticipato l’inizio della regular season di almeno due settimane, cancellando con effetto immediato le amichevoli previste nei prossimi giorni, facenti parte degli ‘spring training games‘.
La situazione internazionale causata dal virus mette pesantemente i bastoni tra le ruote anche al Guinness Pro14, l’ex Celtic League, composta da compagini di Galles, Irlanda, Scozia, Sudafrica ed Italia (Benetton Treviso e Zebre (Parma)). Di seguito, la nota pubblicata dal board del torneo: “Il Pro14 è una manifestazione internazionale e i viaggi oltre confine sono inevitabili. Ciò comporta delle situazioni uniche. I Governi dei paesi delle federazioni coinvolte nel torneo hanno già posto in essere chiare direttive e restrizioni circa attività pubbliche e la decisione di sospendere la competizione risulta corretta“.
“E’ nel migliore interesse di tutti che in questo momento le partite non vengano disputate” – prosegue la nota – “La salute e la sicurezza di tutti i nostri giocatori, squadre, staff e tifosi è fondamentale ed è nel miglior interesse di tutti che non si disputino partite in questo momento. Monitoreremo la situazione per capire fino a quando la sospensione dovrà andare avanti“.
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