Emergenza Coronavirus: come la Germania anche la Spagna pensa alla ripresa dei campionati. L’idea è quella di ripartire il 12 o 19 giugno.
“Non sappiamo se sia una buona idea o meno far ripartire i campionati”, fatto sta che se la Germania è ormai sul punto di ripartire (si riprenderà questo weekend), Italia, Inghilterra e Spagna pensano ancora a come e quando riprendere.
Sottolineare i rischi a cui si andrebbe incontro in caso di ripartenza è ormai superfluo, visto che sono stati evidenziati più e più volte, ma evidentemente a molti non importa della salute di giocatori e addetti ai lavori; l’importante è non perdere altri soldi che rendano ancora più triste una situazione già angosciante.
La Bundesliga, nonostante i recenti nuovi casi di contagio, ha già fatto sapere che non si possono fermare i campionati solo per il Dresda in quarantena. Una posizione forte assunta sulla base di interessi economici che mettono i paraocchi a molti.
Ora anche la Spagna pensa a come e quando ripartire. Il presidente della Liga, Javier Tebas a tal proposito ha detto:
Ci piacerebbe riprendere il 12 giugno, ma vediamo cosa succederà. Alla fine sarà l’istituto sanitario a darci o meno il via libera. Liga e Segunda riprenderanno insieme e la nostra idea è di finire i campionati entro luglio, in modo da lasciare ad agosto le partite di Champions e i playoff per le promozioni. Ci saranno match ogni giorno, sarà così per 35 giorni.
Il numero uno della Liga ha poi spiegato la situazione riguardante la scoperta di 8 nuovi contagiati:
Abbiamo fatto 2500 test e ci aspettavamo fra i 25 e i 30 positivi. Paradossalmente il momento meno rischioso per il contagio è la partita. Controlleremo molto i calciatori.
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