Emergenza Coronavirus, Gravina: “Ipotesi ripresa Serie A il 17 maggio, ma anche concludere a settembre-ottobre”
Emergenza Coronavirus: il presidente FICG, Gabriele Gravina avanza l’ipotesi di una Serie A che potrebbe riprendere il prossimo 17 maggio e terminare entro settembre-ottobre.
L’emergenza Coronavirus è una triste realtà con la quale abbiamo ormai imparato a convivere. Una realtà che ha imposto la parola “stop” a molti ambiti lavorativi non indispensabili. Tra questi ovviamente anche il mondo del calcio che, tra partite precedentemente rinviate e decisioni successive prese alla leggera, non scende in campo dallo scorso 8 marzo.
Tra medici e infermieri che lottano negli ospedali e persone che purtroppo stanno perdendo la vita, c’è chi, per interessi prettamente economici, pensa al calcio. Chiariamoci, non siamo qui per polemizzare o per dire cosa sia giusto o sbagliato fare difronte ad una situazione così delicata, ma la domanda che ci poniamo ormai da giorni è: è davvero così importante dover portare a termine un campionato che, qualora riprendesse, risulterebbe comunque falsato?
Comprendiamo tutto, ma davvero non comprendiamo questa necessità. I giocatori non si allenano in campo da settimane e anche gli stadi, sempre ponendo l’ipotesi che tutto riprenda, saranno vuoti. Le partite saranno trasmesse in TV e questo potrebbe essere un vantaggio per i club, ma davvero è così indispensabile tutto ciò? Noi non riusciamo più a rispondere a queste “solite domande” anche se, a quanto pare, c’è qualcuno che continua a provarci.

Il presidente FIGC, Gabriele Gravina, a riguardo, ha infatti detto:
L’unico modo di gestire un’emergenza seria di questo tipo è quello di chiudere le competizioni della stagione 2019-2020 in questo anno. Stiamo lavorando su tutta una serie di ipotesi per gestire al meglio questa situazione. Una data ipotizzata per ripartire è quella del 17 maggio ma sappiamo, e lo sottolineo ancora una volta, che è solo un’ipotesi. È una modalità per evitare di compromettere non solo la stagione 2019-2020, ma anche la stagione 20-21 non potendo partire con certezze di riferimenti perché, con la valanga di contenziosi ai quali saremmo sottoposti da tutti i soggetti che si potrebbero ritenere lesi nei loro diritti e nei loro interessi, si correrebbe davvero il rischio di fare un campionato solo nelle aule dei tribunali. Serie A fino a settembre-ottobre? È un’ipotesi.
Il comandante in capo della federazione, concludendo poi il suo discorso sull’ipotesi di riprendere a maggio e terminare in autunno, ha quindi dichiarato:
Confido molto nelle autorità scientifiche e nelle autorità di governo del nostro paese e ci dobbiamo rimettere alle loro decisioni. Prendere autonomamente delle scelte negative di sospensione o annullamento delle competizioni sportive esporrebbe il nostro mondo a delle responsabilità da un lato sportive e dall’altro contrattuali verso le quali noi non avremmo nessuna possibilità di difesa con una decisione negativa in questo momento.
Nicola Patrissi
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