Champions League, calendario con date e orari Gruppo G: tutto sugli avversari della Juventus

Sorteggio di Champions League positivo per la Juventus, con i bianconeri che sono finiti nel gruppo G assieme a Barcellona, Dinamo Kiev e Ferencvaros. Il primo posto non è utopia e servirà disputare una grande partita a Torino contro i catalani.

Nella giornata di giovedì si sono tenuti i sorteggi della fase a gironi della Champions League e, considerato che si trovava in prima fascia, alla Juventus è andata più che bene.

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I bianconeri sono capitati nel girone G con il Barcellona, la Dinamo Kiev ed il Ferencvaros. Se con i catalani la sfida appare equilibrata, la Juventus è sicuramente superiore ed anche di molto agli ucraini e gli ungheresi ed arrivare al primo posto non è affatto impossibile.

La Juventus inizierà il proprio cammino il 20 Ottobre allo Stadio Olimpico di Kiev per affrontare la Dinamo alle ore 18:55. Nella seconda giornata, i bianconeri giocheranno la prima partita allo Stadium affrontando il Barcellona e vedrà il ritorno di Pjanic a Torino, con la gara in programma alle ore 21:00 del 28 Ottobre.

Successivamente, alla terza e alla quarta giornata in programma il 4 ed il 24 Novembre (ore 21:00), ci sarà la doppia sfida con i debuttanti del Ferencvaros prima in Ungheria e poi in Italia. A chiudere la fase a gruppi, infine, la sfida interna con la Dinamo Kiev il 2 Dicembre (ore 21:0) e poi big match al Camp Nou contro il Barça per decidere probabilmente chi finirà in testa al gruppo. Conosciamo un po’ meglio gli avversari europei dei bianconeri.

Il Barcellona

ACCENNI STORICI – Il Football Club Barcellona è un club che non ha bisogno di alcuna presentazione e la storia parla per i blaugrana. Fondato nel 1899 da un gruppo di calciatori guidato da Joan Gamper, il club catalano è divenuto uno dei club più forti e vincenti della Spagna dove vanta ben 26 titoli , 30 Coppe del Re, 13 Supercoppe di Spagna.

A livello internazionale, il Barcellona ha in bacheca 5 Champions League e 5 Supercoppe UEFA, oltre a 3 Coppe del mondo per club, 4 Coppe delle Coppe e 3 Coppe delle Fiere. Ciò lo rende inevitabilmente uno dei club più vincenti del mondo e dove vi hanno militato giocatori leggendari come ad esempio il mito olandese Johan Cruijff.

LA ROSA – Rispetto alla passata stagione, il Barcellona è cambiato pochissimo, non facendo molti acquisti in entrata e vendendo molto. A lasciare il club sono stati infatti Vidal, Rakitic, Semedo, Arthur e Luis Suarez. Gli unici acquisti degni di nota sono stati Sergino Dest dall’Ajax, Pjanic dalla Juventus e Trinçao dal Braga.

Ha fatto ritorno in Catalogna, invece, Coutinho dopo il prestito al Bayern Monaco e l’ex Inter si sta ritagliando subito il suo spazio. La rosa del Barcellona resta molto competitiva ed i blaugrana hanno intenzione di riscattare la terribile stagione dello scorso anno, dove non è stato vinto alcun titolo.

LA STELLA – Come per il club, anche la stella del Barcellona non ha bisogno di presentazioni. Lionel Messi è l’idolo attuale dell’intera tifoseria blaugrana che ha temuto davvero di perderlo quest’estate a causa di attriti con la società. Alla fine, la Pulce ha deciso di restare per il bene del club e dei tifosi, pronto a guidarlo verso nuovi successi.

In Champions League, Messi ha segnato ben 115 gol ed è secondo nella classifica marcatori alle spalle di Cristiano Ronaldo (131) che potrà tornare finalmente a sfidare quest’anno. Entrambi sono partiti forte in questa stagione e si prospetta un nuovo scontro tra i due calciatori più forti al mondo.

IL TALENTO – Dallo scorso anno, il Barcellona ha messo in mostra il giocatore che dovrà prendere in mano la squadra negli anni a venire. Ansu Fati ha solo 18 anni, ma ha già frantumato molti record sia con il club catalano che con la nazionale.

L’attaccante originario della Guinea-Bissau è divenuto lo scorso stagione il giocatore più giovane a segnare in Champions League e farlo con la maglia del Barcellona. Con la Spagna, invece, ha segnato la sua prima rete contro l’Ucraina lo scorso 6 Settembre, divenendo il giocatore più giovane a segnare con la Roja dopo aver debuttato in nazionale maggiore tre giorni prima. La Juventus dovrà fare molta attenzione anche a lui.

L’ALLENATORE – Il Barcellona ha deciso di cambiare completamente pelle e la guida tecnica della squadra è stata affidata a Ronaldo Koeman. Il tecnico olandese sa cosa significa giocare per il Barcellona, avendo vestito la maglia blaugrana dal 1989 al 1995, e vuole riportare il club ai suoi gloriosi fasti.

La stagione è iniziata benissimo per Koeman che ha ottenuto due belle vittorie nelle prime due giornate. La prima in casa contro il Villarreal per 4-0, la seconda a Vigo in casa del Celta per 3-0, dove il Barcellona non vinceva da 5 anni. Se il buongiorno si vede dal mattino, il Barcellona è su un’ottima strada.

La Dinamo Kiev

ACCENNI STORICI – Il Futbol’nyj Klub Dynamo Kyïv, nota semplicemente come Dinamo Kiev, fu fondato 13 Maggio del 1927 come squadra della polizia locale sovietica di Kiev. Il club, dopo lo scioglimento dell’Unione Sovietica nel 1991 e con l’indipendenza dell’Ucraina ha dominato il campionato nazionale nel suo primo decennio di vita.

Dal 1936 ha sempre militato nella massima serie, prima del campionato sovietico, risultando l’unico club in grado di contrastare l’egemonia delle squadre moscovite, e poi di quello ucraino. Nel 1965 divenne il primo club sovietico a partecipare ad una coppa europea. Nel suo palmarès figurano tredici campionati sovietici, quindici campionati ucraini, nove Coppe sovietiche, tre Supercoppe sovietiche, undici Coppe d’Ucraina e 9 Supercoppe d’Ucraina.

In ambito internazionale si è aggiudicata due Coppe delle Coppe, una Supercoppa europea e quattro Coppe della CSI.

LA ROSA – L’organico della Dinamo Kiev è composto principalmente da soli giocatori ucraini che rappresentano lo zoccolo duro della squadra. Non a caso, infatti, sono stati promossi in prima squadra tanti giovani della seconda squadra come Bogdan Lednev, Oleksandr Syrota Roman Vantukh.

Anche in fase di mercato, la Dinamo acquista spesso e volentieri solo giocatori ucraini e quest’anno ha riportato in patria Denys Garmash dal Rizespor. La rosa ucraina ha una età media del 24.5, con molti giocatori giovani, ma con esperienza essendo la Dinamo un club che cambia poco.

LA STELLA – Il giocatore di punta della Dinamo Kiev è l’esterno d’attacco destro Viktor Tsygankov. Classe 1997, Tsygankov ha debuttato in prima squadra nel 2016 all’età di 19 anni ed è uno dei prodotti del settore giovanile della Dinamo. A Settembre 2016, Tsygankov segna il suo primo gol in prima squadra e con il passare del tempo diventa punto fermo della rosa ucraina.

Le sue prestazioni non passano inosservate e non è un caso che venga convocato da tutte le giovanili dell’Ucraina, arrivando in nazionale maggiore nel 2016. Il debutto arriva il 12 Novembre quando entra all’83’ al posto di Konoplyanka nella vittoria per 1-0 contro la Finlandia. Il primo gol con l’Ucraina arriva a Marzo 2019 in occasione della vittoria in trasferta per 2-1 contro il Lussemburgo.

Tsygankov ha caratteristiche tecniche molto importanti: è rapido, elegante nei movimenti, pericoloso nell’uno contro uno ed un ottimo tiratore di calci piazzati. Quando va al tiro è pericolosissimo poiché ci mette tanta potenza, ma anche tanta precisione. Non sarà un avversario semplice da affrontare.

IL TALENTO – Di talenti la Dinamo ne ha tanti ed anche il già citato Tsygankov lo è. Tuttavia, in questo inizio di stagione si è messo in bella mostra Vladyslav Supryaga che tanto bene ha fatto lo scorso anno nell’SK Dnipro dov’era stato mandato in prestito.

Con il Dnipro, infatti, Supryaga ha realizzato 14 gol in 25 presenze e la Dinamo Kiev ha deciso di mantenerlo in rosa ed il classe 2000 subito si è messo in luce con due gol in 4 partite. Supryaga è finito anche nel mirino del calcio italiano, più precisamente del Bologna, ma alla fine il suo trasferimento in Italia non si è concretizzato.

L’ALLENATORE – Dopo un solo anno con Oleksij Mychajlyčenko sulla panchina, la Dinamo ha deciso di cambiare ed a Luglio ha affidato la direzione della squadra ad una vecchia conoscenza del calcio italiano. Parliamo di Mircea Lucescu, allenatore rumeno di 75 anni con tantissima esperienza alle spalle e che vorrà fare di sicuro da terzo incomodo a Barcellona e Juventus.

In Italia, Lucescu ha allenato Pisa, Brescia, Reggiana e soprattutto l’Inter, mentre in Europa ha allenato club importanti come Zenit, Besiktas, Galatasaray e soprattutto i rivali dello Shakhtar Donetsk. E proprio contro la sua ex squadra Lucescu ha vinto il suo primo trofeo da allenatore della Dinamo, trionfano nella Supercoppa d’Ucraina.

A livello internazionale, invece, Lucescu ha allenato la Romania e la Turchia. Già qualche anno fa Lucescu incrociò la Juventus quando era sulla panchina dello Shakhtar, riuscendo a portare via punti dall’Allianz Stadium. Il nuovo allenatore della Juventus Andre Pirlo sarà sicuramente felice di rincontrare Lucescu che è il tecnico che lo ha lanciato tra i professionisti quando allenava il Brescia.

Il Ferencvaros

ACCENNI STORICI – Il Ferencvarosi Torna Club, noto più semplicemente come Ferencvaros ed abbreviato come FTC, fu fondato il 3 Maggio del 1899 da Ferenc Springer e da alcuni residenti del quartiere Ferencváros, nel distretto IX della città, è particolarmente nota per la sezione calcistica, la più sostenuta del paese e la più conosciuta al di fuori dei confini nazionali. I colori ufficiali sono il verde e il bianco e la mascotte è un’aquila verde. Il soprannome ufficiale del club è Fradi.

Il Ferencvaros è la squadra più titolata dell’Ungheria ed ha vinto ben 31 campionati ungheresi, 23 Coppe d’Ungheria, 6 Supercoppe ungheresi e 2 Coppe di lega ungherese. A livello internazionale, il club ungherese vanta in bacheca 1 Coppa delle Fiere e due Coppe Mitropa. La rivalità principale nel campionato ungherese è con l’Újpest; il derby Ferencváros-Újpest è il più sentito di tutto il campionato, mentre con l’MTK i biancoverdi giocano lo storico Örökrangadó, cioè il “Derby eterno”.

Nel Ferencvaros ha militato anche Florian Albert dal 1958 al 1974. Si tratta dell’unico giocatore ungherese nella storia del calcio ad aver vinto il Pallone d’Oro. Con i biancoverdi ben 258 reti in 350 presenze.

LA ROSA – L’organico del Ferencvaros ha un’età media del 26,8i ed è un mix di giocatori giovani ed esperti. L’ossatura è molto varia e si contano solo 9 giocatori ungheresi sui 27 giocatori presenti nella rosa, con la società che si è rinforzata con giocatori provenienti dall’estero.

In questa sessione di mercato, il Ferencvaros ha portato a casa giocatori come il bosniaco Kovacevic dai polacchi del Korona Kielce, l’esperto slovacco Robert Mak che era svincolato ed il 24enne Oleksandr Zubkov dallo Shakhtar Donestk. Sono queste tre le operazioni più importanti effettuate dal club ungherese che in totale ha acquisito ben 8 giocatori.

LA STELLA – La stella e leader della squadra è senza dubbio il capitano Gergo Lovrencsics. Il 32enne difensore ungherese milita in patria dal 2016 e ad eccezione dell’avventura in terra polacca con il Lech Poznan ha vestito solo maglie di club ungheresi nella sua carriera.

Con le Green Eagles, Lovrencsics ha disputato 155 partite e segnato 5 reti, oltre ad aver firmato anche ben 27 assist. Un difensore dai piedi molto delicati che in Ungheria è considerato uno dei giocatori più importanti. Con la nazionale ungherese, Lovrencsics ha giocato 36 partite e messo a segno anche una rete.

Nell’attuale stagione, Lovrencsics è stato decisivo nello straordinario cammino che ha portato il Ferencvaros alla fase a gironi segnando il gol del momentaneo 1-0 dei suoi nella vittoria per 2-1 sulla Dinamo Zagabria.

IL TALENTO – La squadra ungherese non ha moltissimi giocatori giovani, ma tra quelli presenti in rosa merita un attenzione particolare il terzino sinistro Eldar Civic. Classe 1996, il bosniaco ha già firmato un gol ed un assist in sole due presenze nell’attuale campionato ungherese e ha preso parte a tutte le partite di qualificazione alla Champions ad eccezione del ritorno con il Molde.

Civic finora ha collezionato 39 presenze con la maglia del Ferencvaros e proprio in quest’anno è arrivato il suo primo gol, mentre sono già 6 gli assist siglati. Con Lovrencsics a destra e lui a sinistra, il Ferencvaros si dimostra una squadra dal carattere offensivo e sarà vietato concedere troppo spazio a questi due giocatori che possono far molto male con il loro cross.

L’ALLENATORE – Il tecnico della squadra dal 2018 è l’esperto Sergiy Rebrov, allenatore ucraino di 46 anni. L’impatto di Rebrov si è subito fatto sentire con il Ferencvaros che vinse subito il campionato ungherese 2018-2019, tornando al successo dopo tre anni dall’ultimo titolo.

Successo bissato anche l’anno successivo ed ora è arrivata anche la prima storica volta in Champions League. Rebrov è un allenatore molto capace ed è finalmente riuscito a vincere anche al d fuori dell’Ucraina. Nel suo palmares di allenatore, infatti, Rebrov fino a due anni fa aveva vinto solo con la Dinamo Kiev (2 campionati ucraini, 2 coppe d’Ucraina ed una Supercoppa). Sicuramente al tecnico farà piacere rincontrare la sua ex squadra.

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