E’ sempre più caotica la situazione in Serie B: tre giorni fa il Tar del Lazio aveva accolto i ricorsi di Novara e Pro Vercelli, che chiedevano il ritorno al format a 22 squadre, ma poche ore fa il Consiglio di Stato ha accolto il contro-ricorso della Lega B, che aveva chiesto una sospensiva, e ha fissato una nuova udienza per il 15 novembre.
Sembrava che il torneo dovesse accogliere altre tre squadre, se non addirittura cinque, smontando i provvedimenti del commissario Fabbricini (format attuale e blocco dei ripescaggi), ma ora la clamorosa decisione del Consiglio di Stato ha nuovamente mescolato le carte e la farsa è destinata a proseguire ancora.
E’ inutile dire che qualunque decisione verrà presa, sarà impossibile tornare a 22 squadre: le ripescate dovrebbero recuperare più di dieci partite ciascuna e il torneo cadetto diventerebbe un immane carrozzone senza fine; un po’ come la Serie C, dove ci sono squadre che non hanno ancora giocato nemmeno un minuto per via dell’incertezza regnante, ad esempio l’Entella. Come si può pensare di riscrivere il calendario a novembre? Una decisione in tal senso provocherà le proteste, a questo punto giuste, dei 19 club che stanno partecipando adesso (su tutti il Brescia di Cellino) e si potrebbe arrivare anche ad un blocco del campionato. Sta ora a Lega e Consiglio di Stato, nonché al Tar, uscirne.
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