L’infortunio di Riccardo Montolivo obbliga il Milan a tornare sul mercato: le nuove idee sono Youri Tielemans dell’Anderlecht, Tieoumoune Bakayoko del Monaco e Vincent Koziello del Nizza. Difficili, invece, Milan Badelj della Fiorentina, Marcelo Brozovic dell’Inter e Cesc Fabregas del Chelsea 

I cinesi sono pronti ad investire ben 100 milioni di euro per rinforzare il Milan sul mercato nella sessione invernale di gennaio, ma tutti gli sforzi saranno concentrati su un regista, visto il brutto infortunio subito da capitan Riccardo Montolivo, che dovrà stare fermo ai box tra i quattro e i sei mesi. Una necessità, che potrebbe diventare virtù per i rossoneri, che dovevano già completare il reparto. 

Il grande sogno del Milan resta Cesc Fabregas, ma Antonio Conte sembra aver rivalutato la sua posizione al Chelsea, rilanciandolo tra i titolari. D’altronde, un suo acquisto avrebbe significato un grande esborso economico, non inferiore ai 35 milioni di euro.

Brozovic (Fonte: calciomercato.com)

Cifra leggermente inferiore, invece, servirebbe per strappare Marcelo Brozovic all’Inter, ma i nerazzurri già in estate avevano rifiutato le offerte della Juventus, perché non vogliono cedere il proprio gioiello a club italiani, ma solo all’estero. Sicuramente, la diatriba scoppiata in queste ultime settimane potrebbe favorire qualsiasi discorso. 

Badelj (Fonte: www.quotidiano.net)

Il primo obiettivo, quindi, è Milan Badelj, valutato dalla Fiorentina 10 milioni di euro. L’accordo con il centrocampista croato c’è da tempo, visto che già in estate la trattativa in corso poteva essere chiusa positivamente. Anche in questo caso, però, bisognerà scontrarsi con la volontà ferrea dei toscani di trattenerlo almeno fino a giugno e non rinforzare una diretta concorrente per la corsa all’Europa. 

Per questo i rossoneri stanno già valutando altri profili. Piace da sempre al nuovo ds Massimo Mirabelli il belga Youri Tielemans dell’Anderlecht.

Gli altri nomi sono quelli di Tieoumoune Bakayoko del Monaco e Vincent Koziello del Nizza, ma si tratta di operazioni comunque molto onerose e c’è da battere la forte concorrenza delle big europee.