Il calciomercato della Lazio è stato finalizzato più alla cessione di chi era fuori dal progetto che da un effettivo rafforzamento dei reparti. Trattare con Lotito non è mai facile e Tare è bravissimo a sfruttare lo scarno budget datogli di volta in volta scovando sconosciuti talenti da svezzare e trasformare in pezzi pregiati.
Dopo essere stato scalzato da Strakosha e altri, Marchetti è finito ai margini della squadra e, rimasto svincolato, ha accettato l’offerta del Genoa; più clamoroso il caso De Vrij, che non ha voluto rinnovare ed è passato all’Inter a parametro zero. Strakosha si giocherà una maglia da titolare con il belga Silvio Proto, arrivato dall’Olympiakos, mentre è arrivato dal Betis un nuovo terzino sinistro, il danese Riza Durmisi. Il successore di De Vrij, infine, sarà l’ex del Sassuolo Acerbi.
A centrocampo sono arrivati Badelj e Berisha, quest’ultimo arrivato dal Salisburgo. Ma trattenere Milinkovic-Savic, al centro di una stramba trattativa di mercato con il Milan, permetterà ad Inzaghi di proseguire nel solco dello scorso campionato. L’unico centrocampista ceduto è Crecco, andato in prestito al Pescara.
Qualche dubbio rimane in attacco, dove manca un vice Immobile (Perea e Caicedo, tuttora in rosa, non si sono ancora dimostrati all’altezza); a sostituire Felipe Anderson, ceduto a peso d’oro al West Ham, sarà l’ex Siviglia Joaquin Correa, ventiquattrenne dalla carriera fin qui altalenante. Sono andati via, inoltre, Nani, non riscattato e tornato al Valencia, e Tounkara, prestato allo Sciaffusa.
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