Dove può migliorare una squadra che fin qui, nelle prime otto partite di campionato, ha ottenuto sette vittorie e un pareggio?
Sicuramente due sono i ruoli in cui l’Inter risulta, se non proprio carente, quanto meno non proprio impeccabile: sulla trequarti e al centro della difesa.
Per quanto riguarda la questione del trequartista il problema è che Joao Mario, fin qui, è stato tra i pochissimi a rendere ben al di sotto delle aspettative: il portoghese è scivolato molto indietro nelle gerarchie di Spalletti mentre, al contrario, è risalito Marcelo Brozovic che, dopo l’exploit di Benevento, dove ha deciso la partita con una doppietta da urlo, ha dovuto saltare il derby per infortunio.
I cali di rendimento del croato, però, sono ormai da considerare fisiologici e quindi difficile pensare a un’intera stagione su altissimi livelli: l’Inter avrebbe perciò messo gli occhi su Pastore, vecchio pupillo neroazzurro e in modo particolare di Walter Sabatini che lo conosce molto bene fin dai tempi di Palermo. Nel Paris Saint-Germain delle stelle Pastore rischia di non riuscire a ritagliarsi più un ruolo da protagonista e non è escluso che possa lasciare Parigi già a gennaio dietro un’offerta particolarmente allettante.
Decisamente più scoperto è il centro della difesa, dove la sola alternativa ai titolarissimi Miranda e Skriniar è Ranocchia, dato che anche il giovane Vanheusden è finito k.o. per la rottura del legamento crociato: l’Inter starebbe pensando a Doria, difensore centrale dell’Olympique Marsiglia, classe 1994, e che già in passato era stato accostato a squadre italiane.
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