Bologna-Juventus 0-1, cinica e vincente, il brutto gioco premia quasi sempre
Una Juventus reduce dalle scorie di una sconfitta dolorosa a Madrid, va a far visita ad un Bologna bisognoso di punti.

Fonte: Twitter Juventus FC
Con la cura Mihajlovic la squadra pare abbia rialzato un po’ la testa, visto che viene schierata con un 4-2-3-1, fatto di pressing e ripartenze veloci in area di rigore.
Nella prima mezz’ora di gioco si è potuto assistere ad un monologo dei rossoblu, ai quali è difettato l’ultimo passaggio utile. Sansone molto ispirato ha creato più di qualche problema alla difesa bianconera. I suoi giocatori in campo hanno interpretato bene il modulo, visto che Pulgar ha bloccato la costruzione della manovra avversaria con l’aiuto dell’esperto Poli.
Poi i trequartisti schierati in avanti, Edera, Soriano e Sansone sono stati imprevedibili, hanno giostrato per tutto il campo in ampiezza, costruendo buone trame offensive. Altra sorpresa è stata il terzino sinistro Dijks molto abile nel dribbling e a mettere palloni interessanti al centro.
La Juventus è come se fosse entrata in campo con la testa da un’altra parte. La sconfitta di Madrid ha avuto un suo peso importante, nonostante Allegri sia sempre convinto di una rimonta possibile al ritorno. Dovrà fare una gara perfetta, quella che non è stata prerogativa dei suoi uomini oggi.
Troppo lenti, impacciati, con poca voglia di mordere l’avversario sin dai primi minuti. Ha accettato l’idea di voler lasciare sfogare l’avversario, partito con un ritmo decisamente più alto. La difesa si è chiusa a riccio, con linee strette e poca voglia di affondare negli spazi lasciati liberi dagli avanzamenti dei felsinei.
Come se dovesse recuperare il tono, risistemare i propri obiettivi stagionali, focalizzarsi su di una partita fondamentale a 16 giorni di distanza. Ci saremmo aspettati una reazioni violenta, come è solito fare dopo una bruciante sconfitta. Invece è bastata una rete di Dybala liberato da un errore di Helander per portare a casa la contesa.
I pochi errori del Bologna sono stati decisivi a fronte delle tante inesattezze della difesa bianconera non sfruttate a dovere dai felsinei. Allegri, invece, ha deciso di cambiare modulo, passando ad un 4-4-2. Ha liberato Cancelo da compiti difensivi, mettendolo sulla linea dei centrocampisti. Bernardeschi sull’altra fascia con un compito differente, con partenza dalla fascia ma con libertà di accentramento quando occorre.
Ronaldo più avanzato in posizione centrale rispetto ad un 4-3-3 e con Mandzukic come spalla per i colpi di testa in profondità. Vedremo se questo nuovo assetto potrà essere recepito al volo dai giocatori, con la capacità di adattarlo ad una sfida durissima che l’attende all’Allianz Stadium.
Lorenzo Carrega
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