Analisi Cagliari-Milan 1-1: gli uomini di Gattuso sono scesi in campo sbagliando totalmente l’approccio alla gara. I padroni di casa, infatti, i primi 20′ hanno mandato in tilt i rossoneri, segnando immediatamente e avendo anche l’opportunità per raddoppiare. Poi, col passare dei minuti, il Milan ha conquistato sempre più campo, ha trovato il pareggio e sfiorato la vittoria.
Alla ripresa del campionato non abbiamo potuto ammirare il Milan brillante della prima ora di gioco contro il Napoli o quello solido e concreto che aveva steso la Roma a San Siro ma, piuttosto, abbiamo visto una squadra compassata che è scesa in campo sbagliando incredibilmente l’approccio al match.
Maran, sfruttando la pausa per le Nazionali, ha avuto modo e tempo per preparare bene la partita ed il Cagliari ha iniziato a mille all’ora. Trovando impreparato il Milan. Infatti, i rossoneri non sono riusciti a contrastare tanta veemenza ed hanno subito immediatamente il gol di Joao Pedro e rischiato di andare addirittura sotto per 2-0.
“Imbarazzanti”. Così Gattuso stesso ha definito nel post partita i primi 20′ del Milan. E per fortuna sua la squadra si è svegliata in tempo ed ha iniziato a prendere terreno giocando con la palla bassa e costruendo dalla difesa.
Il Milan ha così preso in mano le redini dell’incontro ed ha iniziato a schiacciare un Cagliari ordinato che si è comunque difeso bene ed è ripartito con ordine.
In tutto il primo tempo Higuain non ha ricevuto un solo pallone giocabile, ben sorvegliato dal trio Romagna-Klavan-Bradaric. L’argentino, però, è ormai un elemento fondamentale per la costruzione rossonera. Accorci la squadra, la allunga, cerca e crea spazi, smista palloni venendo incontro ai centrocampisti e scaricando fluidamente palla.
Completamente fuori partita, invece, Calhanoglu, Suso e Bonaventura, che sono forse rientrati stanchi e spompati dagli impegni con le rispettive nazionali. In particolare, Jack ha fallito due facili palle-gol che avrebbero potuto cambiare la storia dell’incontro.
Ecco spiegato come la buona mole di gioco (61% di possesso palla e 14 tiri) non si è tradotta in una vittoria.
Il Cagliari ha confermato di avere tutte le carte in regola per disputare un ottimo campionato, dando l’idea di poter risultare una squadra più ordinata ed organizzata adesso che alla sua guida c’è un perfezionista come Maran.
Il Milan, invece, deve lavorare ancora tanto e, come dice Maldini, “crescere soprattutto nella mentalità perché non è consapevole di quanto sia forte”.
Redazione
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