Lo scontro fra AIC e Lega Serie A sembra essere arrivato a uno stallo irrecuperabile.
L’Associazione dei Calciatori, nella veste del suo Presidente Damiano Tommasi, si era già espressa in termini negativi e oppositori in merito al piano riduzione stipendi proposto dalla Lega nell’ultima riunione.
La risposta di Tommasi nell’ultimo incontro/scontro è stata lapidaria: “Proposta vergognosa e irricevibile”.
Rincara la dose il Vicepresidente Umberto Calcagno, il quale afferma che non si può far pagare solo ai calciatori i danni della crisi prodotta dall’emergenza Coronavirus.
E prosegue dicendo che l’unica parte veramente rilevante del comunicato della Lega è l’inciso per il quale le società dovranno rinegoziare i contratti con i giocatori.
Rincalza lo stesso Tommasi, citando anche quanto affermato da un personaggio illustre in ambito calcistico come Leo Messi, ossia che non è giusto che siano i calciatori, principali protagonisti dello spettacolo, a pagare per tutti.
Specie considerando, prosegue Tommasi, che le stesse società che vorrebbero tagliare se non sospendere gli stipendi, han costretto i loro giocatori ad allenarsi e giocare fino al mese scorso.
In un tale clima di incertezze, sembra però che una proposta sia ben accolta dal sindacato dei calciatori.
Proposta non arrivata dalla Lega bensì da alcune società, che stan prendendo accordi con i loro tesserati per tagliare almeno una mensilità e spalmarne altre tre sulla prossima stagione.
Possibile soluzione che stanno provando a trattare, sul buon esempio già dato dalla Juventus, altre 5 società, ossia Lazio, Inter, Cagliari, Atalanta, Bologna e Fiorentina
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