Insieme con Dimitri Payet è stato l’assoluto protagonista della Francia nell’ultimo Europeo casalingo, chiuso con l’amara sconfitta per mano del sorprendente Portogallo. Una kermesse che non ha fatto altro che confermare le doti fisiche e tecniche di Olivier Giroud, bomber di Chambery classe 1986 che non smette di gonfiare le reti avversarie. A 30 anni è nel pieno della maturità calcistica e spera a fine stagione di alzare al cielo un trofeo importante, dopo lo Scudetto con il Montpellier nel 2012, le 2 Community Shield e le 2 Coppe d’Inghilterra proprio con l’Arsenal.
Magari, perché no, proprio la Champions League, anche se ad oggi è una vera e propria chimera, visto il numero di pretendenti a cinque stelle e un curriculum non proprio invidiabile in Europa per Arsene Wenger, destinato a dire addio a fine stagione. Il prossimo avversario, agli ottavi di finale, risponde al nome del Bayern Monaco. Un autentico scoglio quasi insormontabile. Ma non per Giroud.
L’attaccante transalpino ha all’attivo otto centri stagionali in Premier League e due nella massima competizione continentale. Niente di eccezionale, per uno che in carriera ha siglato finora quasi 200 gol. Che sia proprio il doppio confronto con i bavaresi a rilanciare il proprio bottino annuale?
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