Sergio Perez, a detta di tanti addetti ai lavori, ha vissuto l’annata della consacrazione. Al volante dell’ottima Force India VJM09, il messicano, ormai arrivato alla sesta stagione nel Circus, si è espresso pressochè di continuo ad alti livelli, spessissimo il migliore di coloro che non guidavano una monoposto dei tre top-team. Un 2016 culminato con due splendidi podi, a Monaco e a Baku, guidando il suo team ad uno storico 4° posto Costruttori.
Eppure, Perez rimarrà ancora un anno nel team di Mallya, con la speranza di poter avere l’occasione della vita nel 2018. “Ad inizio 2016 era come vivere un incubo” – ricorda Perez a Motorsport.com – “La monoposto era troppo lenta, all’incirca 8 decimi al giro dietro la Williams, mezzo secondo alle spalle della Toro Rosso. Non è stato facile, ma un passo alla volta abbiamo recuperato e abbiamo chiuso in quarta posizione nei Costruttori. Sono convinto che il 2016 sia stata la mia stagione migliore. Basta vedere i risultati che ho portato a casa e la mia costanza. Sono anche riuscito ad andare a punti per 10 gare di fila, ed è notevole“.
“Nonostante tutto, però, vengo ancora criticato” – sottolinea amareggiato il messicano – “C’è chi mette ancora in dubbio il mio potenziale e ciò non lo accetto. Dai il massimo per raggiungere i tuoi obiettivi, casomai ci riesci, ma ti criticano lo stesso. E’ snervante. Spero finalmente di avere la possibilità di correre per un top team nel prossimo futuro. Quando arrivai alla McLaren ero ancora inesperto. Ora mi sento assolutamente pronto“.
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