Il presidente della Fifa vuole ampliare il proprio staff con ex calciatori di grande livello. Oltre alla pace con Maradona, Infantino pensa a Ronaldo e Buffon, mentre boccia le candidature di Galliani e Totti
E’ un processo lungo, ma sicuramente molto ambizioso, quello portato avanti da Gianni Infantino. Il nuovo presidente della Fifa sta cercando in tutti i modi di ringiovanire tutto lo staff dirigenziale e il management dell’organizzazione che comanda il mondo del calcio. La rivoluzione dell’ex segretario della Uefa continua con innovazioni tecnologiche e nuovi innesti, in una sorta di campagna acquisti sicuramente di grande valore.
Il prossimo passo è inserire nel proprio staff grandi nomi ed ex fuoriclasse del mondo del calcio. Il primo potrebbe essere Diego Armando Maradona, con il quale già sono state avviate trattative dopo la diatriba con Joseph Blatter, ex presidente della Fifa, considerato da tutti come il più grande calciatore della storia del calcio, insieme al brasiliano Pelè, già consulente di Infantino.
Non solo il Pide de Oro, però, perché il passato remoto andrà a braccetto con un passato prossimo di grande passione. Infatti, il prossimo obiettivo è Ronaldo Luís Nazário de Lima, conosciuto semplicemente come Ronaldo, che ha già dimostrato di saperci fare nel consiglio di amministrazione del Comitato Organizzatore Locale brasiliano per la preparazione del Mondiale in Brasile del 2014, oltre ad aver avviato la sua carriera di proprietario e presidente del Fort Lauderdale Strikers, militante in North American Soccer League.
L’ultimo, invece, è ancora un fenomeno nel calcio del presente. Si tratta di Gigi Buffon, che ha già dimostrato più volte le sue capacità diplomatiche ed è sicuramente uno dei pochi simboli puliti del calcio moderno. Ovviamente, bisognerà prima scoprire quale sarà la volontà del portiere italiano, che potrebbe anche decidere di allenare o restare nella Juventus a vita come dirigente.
Non ci saranno, invece, Adriano Galliani, che dirà addio al Milan entro metà dicembre, perché ritenuto ormai troppo anziano, e Francesco Totti. La bandiera e leggenda della Roma ha un futuro troppo difficile da prevedere e, soprattutto, ha palesato difficoltà con l’inglese, fondamentale per entrare nello staff e nella dirigenza della Fifa.
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