Conte esalta la crescita di Hojlund ma frena il Napoli: “Non siamo al livello di Juve, Inter e Milan”

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Il Napoli torna al successo in campionato battendo la Cremonese per 2 a 0, ma Antonio Conte mantiene un profilo estremamente realistico. Nonostante l’entusiasmo per la vittoria e per un 2025 ricco di soddisfazioni, il tecnico azzurro ribadisce che il club non può ancora essere considerato allo stesso livello strutturale di Juventus, Inter e Milan.

Hojlund decisivo a Cremona e in netta crescita

Il protagonista assoluto della gara è stato Rasmus Hojlund, autore di una doppietta che ha deciso il match e sfiorato addirittura la tripletta. L’attaccante danese continua a sorprendere, avendo già segnato più gol con il Napoli rispetto a tutta la sua ultima stagione con il Manchester United.

Conte ha sottolineato i progressi del suo centravanti:

  • migliore comprensione degli spazi
  • maggiore capacità di proteggere il pallone
  • scelta più intelligente dei tempi di movimento

Secondo il tecnico, Hojlund è ormai pienamente inserito nel sistema di gioco e resta un calciatore con ampi margini di crescita, soprattutto considerando la sua giovane età.

Un 2025 straordinario per il Napoli

Il successo di Cremona arriva a pochi giorni dal trionfo in Supercoppa Italiana, che aveva ulteriormente rafforzato il morale del gruppo. Conte ha definito il 2025 come un anno eccezionale e inaspettato, ricordando:

  • la conquista dello Scudetto
  • la vittoria della Supercoppa
  • i successi contro squadre di primo piano come Milan, Inter e Bologna

Il tecnico ha inoltre evidenziato il legame speciale con la città:
“Le celebrazioni a Napoli sono diverse da qualsiasi altro posto. Sentiamo la responsabilità di onorare quel simbolo sul petto”.

Emergenza infortuni e cambio tattico

La vittoria è arrivata nonostante una lista di assenze pesantissima, che ha costretto Conte a reinventare il Napoli. Mancavano, tra gli altri:

  • Romelu Lukaku
  • Kevin De Bruyne
  • Zambo Anguissa
  • Alex Meret
  • Billy Gilmour

La carenza di centrocampisti ha spinto il tecnico a optare per un 3-4-2-1, assetto che si sta dimostrando efficace. Conte ha parlato di una squadra capace di costruire soluzioni anche nelle difficoltà, ribadendo che il lavoro quotidiano resta l’unica strada possibile.

Perché il Napoli non è ancora una potenza dominante

Nonostante i risultati, Conte ha spiegato con chiarezza perché il Napoli non possa essere considerato una forza dominante del calcio italiano:

  • infrastrutture ancora in fase di sviluppo
  • rosa meno profonda
  • capacità economica inferiore rispetto ai top club storici

“Quando una squadra fuori da quel gruppo vince un trofeo, significa che ha fatto qualcosa di straordinario”, ha dichiarato, invitando a non ignorare il divario esistente.

Ambizione e realismo per il futuro

Il messaggio finale di Conte è chiaro: il Napoli lavora per ridurre il gap, ma senza illusioni. L’obiettivo è continuare a crescere con dedizione, sacrificio e pazienza, sperando di recuperare gli infortunati nel corso del 2026.

Il progetto azzurro va avanti, passo dopo passo, con la consapevolezza che il cammino è appena iniziato.

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