
Gennaro Gattuso ha confermato apertamente quale sia il suo punto di riferimento nel ruolo di commissario tecnico della Nazionale: Marcello Lippi. Nell’ultima intervista, Gattuso non ha lasciato spazio a interpretazioni, spiegando di seguire in modo diretto il modello umano e gestionale del tecnico che guidò l’Italia al trionfo mondiale nel 2006.
Lippi era alla guida degli Azzurri quando l’Italia conquistò la Coppa del Mondo FIFA 2006, e Gattuso faceva parte di quella squadra entrata nella storia. A distanza di anni, il legame professionale e umano resta fortissimo, tanto da influenzare profondamente il suo modo di lavorare oggi.
Parlando ai microfoni di Vivo Azzurro, ripresi da TMW, Gattuso ha spiegato senza filtri il suo approccio: “Da quando sono commissario tecnico dell’Italia, faccio un vero e proprio copia e incolla di ciò che faceva lui”.
Il concetto chiave, secondo Gattuso, è uno solo: coerenza e verità. Per costruire un gruppo solido non servono scorciatoie tattiche o formule magiche, ma la capacità di trasmettere fiducia, soprattutto nei momenti difficili. Dare sostegno a un giocatore in difficoltà, aiutarlo a ritrovare sicurezza e fargli sentire di appartenere davvero al gruppo è ciò che distingue un semplice allenatore da un vero leader. In questo, Gattuso definisce Lippi un autentico maestro.
Il messaggio è chiaro e va oltre il campo. Gattuso non parla solo di schemi o preparazione atletica, ma di identità, di quel senso di appartenenza che aveva reso speciale l’Italia del 2006. L’obiettivo è ricreare un ambiente in cui ogni giocatore si senta parte di qualcosa di più grande, pronto a sacrificarsi per il compagno e per la maglia azzurra.
Gattuso ha anche accennato a ciò che servirà nei prossimi mesi per evitare un’altra delusione mondiale. A marzo, la Nazionale affronterà l’Irlanda del Nord nella semifinale dei play-off per la qualificazione alla Coppa del Mondo FIFA 2026. Una sfida che non ammette errori e che richiederà non solo qualità tecnica, ma soprattutto compattezza mentale e spirito di squadra.
Il percorso di Gattuso alla guida degli Azzurri passa quindi da una certezza: ripartire dai valori che hanno reso grande l’Italia. Se il metodo di Lippi è davvero replicabile, il campo sarà l’unico giudice in grado di dirlo.


