Potrebbe essere arrivato il momento per EA Sports di alzare seriamente il livello della sua serie calcistica di punta. L’annuncio di Netflix, arrivato mercoledì 17 dicembre, ha infatti scosso l’intero settore: un nuovo FIFA completamente reimmaginato entrerà a far parte dell’offerta Netflix Games in vista dei Mondiali 2026 negli Stati Uniti, in Canada e in Messico.
Per oltre vent’anni, FIFA ed EA Sports hanno collaborato dando vita ad alcuni dei videogiochi sportivi più popolari di sempre. Una partnership storica, conclusasi nel 2022, che ha portato EA a proseguire il proprio percorso sotto il nuovo marchio EA Sports FC. Da allora sono usciti tre capitoli, accolti però con giudizi altalenanti e spesso criticati per una sensazione di continuità eccessiva, più che di reale innovazione.
Negli ultimi anni non sono mancati i tentativi di creare un’alternativa credibile al dominio EA. Progetti come eFootball, UFL, Rematch e persino il recente Football Manager 26 non sono però riusciti a scalfire davvero la leadership del brand. Questa volta, però, il contesto è molto diverso.
FIFA torna, e lo fa con Netflix
Il nuovo FIFA sarà sviluppato e pubblicato da Delphi Interactive e sarà disponibile in esclusiva su Netflix Games per gli abbonati alla piattaforma. Un segnale fortissimo, che va ben oltre il semplice lancio di un altro gioco calcistico.
Nel comunicato ufficiale, Netflix parla di un’esperienza pensata per catturare “l’emozione e il dramma del torneo nella sua forma più pura”, con un gameplay facile da imparare, difficile da padroneggiare e accessibile a tutti. Il titolo includerà contenuti sia single player che multiplayer e potrà essere giocato direttamente sulla TV, utilizzando lo smartphone come controller.
Anche il presidente FIFA Gianni Infantino ha alimentato le aspettative, definendo il progetto come “l’inizio di una nuova era del calcio digitale”, destinata a ridefinire il concetto stesso di simulazione calcistica.
Perché questa volta è diverso
Ciò che rende questa situazione potenzialmente pericolosa per EA Sports non è solo il nome FIFA, ma soprattutto chi c’è dietro il progetto. Netflix non è un editore tradizionale, ma un colosso dell’intrattenimento globale, capace di investimenti enormi e strategie di lungo periodo. Negli ultimi anni ha stretto accordi con WWE, UFC e NFL, e circolano persino indiscrezioni su una possibile acquisizione di Warner Bros per decine di miliardi.
In questo scenario, è lecito pensare che Netflix sia disposta a investire pesantemente per rendere il nuovo FIFA un prodotto competitivo, curato e appetibile per un pubblico vastissimo. Inoltre, la distribuzione inclusa nell’abbonamento abbassa drasticamente la barriera d’ingresso, rendendo il gioco immediatamente accessibile a milioni di utenti.
EA Sports FC a un bivio
Per Electronic Arts, il segnale è chiaro. Dopo anni in cui la serie ha spesso dato l’impressione di vivere di rendita, limitandosi a piccoli ritocchi annuali, l’arrivo di un concorrente con il marchio FIFA e la potenza di Netflix alle spalle rappresenta un campanello d’allarme difficilmente ignorabile.
I giocatori, soprattutto quelli più giovani, sono meno fedeli di un tempo e pronti a spostarsi verso esperienze che offrano innovazione reale, accessibilità e valore percepito. Se il nuovo FIFA riuscirà anche solo in parte a mantenere le promesse, EA Sports FC potrebbe trovarsi per la prima volta dopo anni a dover difendere seriamente la propria posizione.
Il calcio videoludico sta per entrare in una nuova fase. E questa volta, per EA Sports, la concorrenza non arriva da un semplice rivale, ma da uno dei giganti più potenti dell’intrattenimento mondiale.