Juventus: Modesto è il nuovo direttore tecnico, cosa farà

La Juventus inaugura una nuova fase della sua riorganizzazione interna affidando il ruolo di direttore tecnico a François Modesto, ex calciatore e dirigente con esperienze di alto livello in Europa.

Il francese lavorerà a stretto contatto con Damien Comolli, direttore generale del club bianconero, per ricostruire l’identità tecnica della squadra e rafforzare il ponte tra società e area sportiva.

In parallelo, proseguono i contatti con il Porto per l’ingaggio dell’allenatore Sergio Conceição, segnale di un rinnovamento profondo e strategico.


Un uomo scelto per visione, esperienza e metodo

Modesto, classe 1978, ha iniziato il suo percorso da dirigente dopo una lunga carriera da calciatore che l’ha visto protagonista in Serie A con il Cagliari, in Ligue 1 con il Monaco, in Grecia con l’Olympiacos e infine nella sua città natale, Bastia. Ma è fuori dal campo che ha costruito la sua vera reputazione: subito dopo il ritiro, è entrato nell’area tecnica dell’Olympiacos, club gestito dall’armatore greco Evangelos Marinakis, che lo ha promosso nel giro di pochi mesi a responsabile dello scouting e direttore sportivo.

Il suo profilo ha conquistato Comolli per la sua capacità di gestire ambienti complessi, il suo approccio moderno fondato sull’uso dei dati, e per la padronanza delle lingue straniere, utile per relazionarsi con una rosa sempre più internazionale. Il suo compito sarà quello di coordinare l’area tecnica, fungendo da collante tra la dirigenza, l’allenatore (al momento Tudor), lo staff e i giocatori.


Il valore aggiunto: scouting e relazioni umane

Modesto si è fatto apprezzare in Grecia per una doppia abilità: valorizzare talenti giovani e ottenere plusvalenze intelligenti. Ha portato all’Olympiacos giocatori come Daniel Podence (acquistato per 7 milioni e rivenduto a 20), Kostas Tsimikas e Panagiotis Retsos, venduti per cifre a doppia cifra a Liverpool e Bayer Leverkusen. Inoltre, ha costruito un reparto scouting moderno e un settore giovanile che ha vinto la Youth League nel 2024, un traguardo storico per un club greco.

Nel 2019 Marinakis gli ha affidato anche il Nottingham Forest, altro club della sua proprietà, dove Modesto ha affrontato le difficoltà della Championship inglese, prima di guidare la promozione in Premier League nel 2022. Tra i talenti lanciati, spiccano Brennan Johnson, ceduto al Tottenham per 55 milioni, e Matty Cash, preso nei bassifondi del calcio inglese e venduto per 15 milioni all’Aston Villa.


Il passaggio al Monza e il ritorno in orbita top club

Nel 2022, dopo l’addio al doppio ruolo con Marinakis, Modesto accetta la proposta del Monza appena promosso in Serie A. Scelto da Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, lavora al fianco del DS Antonelli e supporta l’intero progetto tecnico con particolare attenzione allo scouting internazionale. Secondo molti, fu lui a spingere per l’arrivo di Raffaele Palladino in prima squadra, dopo il flop iniziale con Stroppa. Con Palladino, il Monza ha sorpreso per rendimento e valorizzazione dei talenti: Carlos Augusto, Di Gregorio, Colpani, Maldini, Bondo sono diventati nomi caldi del mercato grazie anche al lavoro silenzioso di Modesto, descritto come una figura presente, discreta e instancabile.

Nel dicembre 2024 rescinde il contratto col Monza e rientra nell’orbita Marinakis, prima al Forest e poi al centro dell’interesse di altri top club come Roma e Milan. Ma è proprio in questo periodo che entra in contatto diretto con la dirigenza della Juventus, durante una trattativa per portare Timothy Weah in Inghilterra. Contatti che si sono poi evoluti nell’attuale accordo con il club bianconero.


Cosa farà Modesto alla Juventus

Il suo incarico alla Juventus parte ufficialmente dal 15 luglio 2025. In attesa del ritorno in ritiro della squadra, fissato per il 24 luglio, Modesto avrà il compito di:

  • Supervisionare l’intera area tecnica, in costante sinergia con il DG Comolli e l’allenatore.
  • Costruire un modello gestionale moderno, orientato alla valorizzazione del talento e all’efficienza gestionale.
  • Coordinare scouting, area medica e performance analysis, rafforzando il legame tra campo e dirigenza.
  • Facilitare la comunicazione interna, diventando il punto di riferimento tra giocatori, allenatore e società.
  • Supportare il futuro direttore sportivo, che ancora non è stato ufficializzato.

Alla Juventus, Modesto arriva per fare da collante, ruolo che era mancato nelle ultime stagioni segnate da tensioni interne, rotture tra staff tecnico e dirigenza, e un evidente isolamento del DS Cristiano Giuntoli, rimasto spesso solo nella gestione quotidiana. Ora, con Comolli, Chiellini e Modesto, la Juve costruisce un gruppo dirigente più strutturato.


Le prime parole di Modesto

«Entrare a far parte di una società tanto gloriosa rappresenta per me un onore e una grande responsabilità. Questo club vanta una storia straordinaria e una cultura della vittoria che ammiro profondamente. Sono entusiasta di iniziare questo nuovo percorso, lavorando a stretto contatto con Damien, l’allenatore e tutto lo staff per costruire un progetto ambizioso, moderno e vincente», ha dichiarato il nuovo direttore tecnico bianconero.


Un nuovo corso per una Juventus che punta in alto

Con l’arrivo di Modesto, la Juventus conferma la volontà di aprire un nuovo ciclo fondato su competenze, organizzazione e visione strategica. Dopo anni di gestione accentrata e tensioni irrisolte, il club sembra aver compreso che la forza sta nella squadra, anche fuori dal campo. Il lavoro di François Modesto sarà decisivo per rendere questo progetto concreto, sostenibile e vincente. Ora manca solo un tassello: il direttore sportivo. Poi, la Juventus sarà pronta per la nuova era.

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