Lazio, caos sul blocco del mercato: Sarri era all’oscuro. Fabiani smentisce le dimissioni

Maurizio Sarri non era a conoscenza del blocco del mercato imposto alla Lazio fino a pochi giorni fa. A rivelarlo è il direttore sportivo Angelo Fabiani, che ha fatto chiarezza sulla delicata situazione finanziaria del club e sul rapporto con l’allenatore toscano, tornato sulla panchina biancoceleste dopo un breve addio per motivi personali nel marzo 2024.

Secondo quanto dichiarato da Fabiani ai microfoni di LaLazioSiamoNoi, il blocco è legato al mancato rispetto di tre parametri economici, in particolare l’indice di liquidità. “Questo però non significa che la Lazio non sia in grado di sostenere i propri impegni economici. Abbiamo pagato regolarmente stipendi e obblighi”, ha spiegato il dirigente, sottolineando come la violazione sia derivata da un investimento importante nelle infrastrutture di allenamento.

Il caso ha sollevato polemiche perché Sarri, al momento della sua decisione di rientrare alla guida della squadra, non sapeva che il club fosse impossibilitato a operare sul mercato. “Anche Lotito e io lo abbiamo scoperto solo di recente”, ha ammesso Fabiani. Una mancanza di comunicazione interna che ha generato frustrazione e voci su un possibile dietrofront del tecnico.

Fabiani ha però negato in maniera decisa che Sarri abbia minacciato le dimissioni. “Non ci ha mai dato segnali in tal senso. Il contratto con la Lazio decorre dal 1° luglio, quindi tecnicamente non avrebbe potuto dimettersi. È stato un equivoco”. Anzi, il dirigente ha voluto elogiare l’atteggiamento del tecnico: “Ha mostrato grande senso di appartenenza e disponibilità al dialogo”.

Il blocco del mercato è un duro colpo per una squadra che ha chiuso il campionato senza qualificarsi alle coppe europee, con un organico numericamente abbondante ma da rifinire. Il club avrebbe la possibilità di superare l’embargo tramite un aumento di capitale, ma al momento questa opzione non è prevista.

“La rosa attuale è conosciuta e apprezzata da Sarri”, ha spiegato Fabiani, confermando la fiducia nel gruppo a disposizione. “Ha abbastanza potenziale per lavorare fino a gennaio. Poi faremo delle valutazioni più approfondite a metà stagione”.

In conclusione, la situazione della Lazio resta tesa ma non compromessa. Il rapporto di fiducia tra Sarri, Lotito e Fabiani sembra tenere, ma la mancanza di chiarezza interna e la rigidità economica potrebbero pesare sul futuro immediato del progetto tecnico biancoceleste.

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