Serie A 2024/25: come funzionano davvero i due slot per tesserare giocatori extracomunitari

La stagione 2024/25 introduce importanti novità nella gestione dei tesseramenti extracomunitari in Serie A. Grazie all’ultima revisione normativa della FIGC, i club italiani possono ora operare sul mercato internazionale con più margini di manovra. La nuova disciplina sui due slot extracomunitari rappresenta un punto di svolta strategico, pensato per favorire l’arrivo di talenti da paesi extra-UE senza i limiti rigidi del passato.

FIGC

Due tesseramenti extra-UE a stagione, senza vincoli di sostituzione

La nuova normativa FIGC per la stagione calcistica 2024/25 introduce importanti novità nella gestione dei tesseramenti dei calciatori extracomunitari in Serie A. Al centro della riforma c’è la possibilità per ogni club di tesserare fino a due giocatori extracomunitari per ogni stagione sportiva, in modo più flessibile rispetto al passato.

Tesseramento extracomunitari: cosa prevede la nuova regola

A partire dal 1° luglio fino al 30 giugno successivo, ogni società della Serie A ha diritto a due slot annuali per tesserare calciatori extracomunitari, ovvero atleti provenienti da paesi non appartenenti all’Unione Europea, né a Svizzera, Norvegia, Islanda, Liechtenstein, San Marino, Città del Vaticano, Regno Unito o Albania.

Un punto chiave è che gli slot non si azzerano tra le finestre di mercato: sono validi per l’intera stagione, indipendentemente dal fatto che il giocatore venga acquistato in estate o a gennaio. In pratica, se una società utilizza entrambi gli slot nel mercato estivo, non potrà tesserare ulteriori extracomunitari durante il mercato invernale.

Abolito il vincolo di sostituzione: più libertà ai club

La vera rivoluzione riguarda però l’eliminazione del vincolo di sostituzione. Nelle stagioni precedenti, per ogni nuovo extracomunitario era necessario prima liberare uno slot cedendo un altro giocatore fuori dall’UE (tramite cessione all’estero, svincolo, o ottenimento della cittadinanza comunitaria). Con l’attuale regolamento, questa condizione non è più richiesta: le società hanno finalmente la possibilità di gestire in modo autonomo e più semplice l’ingresso di nuovi talenti internazionali.

Questa maggiore flessibilità punta a favorire gli investimenti nei giocatori stranieri e a potenziare la competitività della Serie A, soprattutto nel confronto con altri grandi campionati europei, senza complicazioni burocratiche legate al tesseramento.

Chi è considerato extracomunitario?

Secondo il regolamento FIGC, è extracomunitario chi non possiede la cittadinanza di un Paese membro dell’Unione Europea o di uno Stato assimilato. Sono quindi considerati comunitari i giocatori di:

  • UE + SEE: Unione Europea, Svizzera, Norvegia, Islanda, Liechtenstein
  • Microstati europei: San Marino, Città del Vaticano
  • Altri Stati con deroga: Regno Unito e Albania

Quindi, ad esempio, un calciatore argentino o brasiliano è extracomunitario, mentre un inglese o un albanese non occupa slot.

Vantaggi per le neopromosse e casi particolari

Per le squadre neopromosse o con roster parzialmente svincolati, la FIGC può prevedere delle deroghe che permettono di mantenere invariata la competitività rispetto ai club più strutturati. In alcuni casi è anche possibile ottenere un terzo slot con autorizzazione speciale, ad esempio in caso di gravi infortuni.


Questa regola si inserisce in una visione più ampia della FIGC, volta a tutelare il talento nazionale ma anche ad aprire le porte a profili internazionali di qualità, in un equilibrio tra sviluppo interno e competitività globale.

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