Un Antonio Conte molto motivato quello che si è presentato alla sua seconda conferenza stampa pre-Champions League con la maglia dell’Inter. Tanti i temi evidenziati dal tecnico: dall’annuncio dell’assenza di Lukaku per problemi fisici, passando per l’analisi del match di domani e l’importanza di questa settimana calcistica per l’Inter.
“Sarà una partita difficilissima. Andremo ad affrontare una delle squadre più forti al mondo e tra le principali candidate per la vittoria di questa competizione. Scenderemo in campo con la voglia di giocarci tutte le nostre corte con determinazione, personalità e senza metterci l’elmetto chiudendoci sulla difensiva”. Un’Inter che non starà lì ad attendere il Barcellona, con o senza Messi: “Non so se Leo ci sarà o meno, ma per noi la sua possibile presenza deve diventare uno stimolo più che una preoccupazione. Stiamo parlando di un campione unico, che con Ronaldo si divide lo scettro di migliore al mondo da anni”.
Se al Barcellona probabilmente mancherà Messi, per l’Inter di sicuro non ci sarà Lukaku: “Romelu è rimasto a Milano. Non è partito con noi, perché erano già diversi i giorni in cui si trascinava dietro un fastidioso affaticamento muscolare al quadricipite. Ci è sembrato quindi giusto lasciarlo a casa per dargli la possibilità di recuperare”. Al suo posto, pronto Sanchez: “Alexis è un calciatore che può dare tanto a questa squadra. Inoltre è un ragazzo che stimo, e le parole dette sul suo conto, dopo il rosso di Genova, non mi sono piaciute. Dopo essere caduto si è subito rialzato per continuare l’azione. Un calciatore simula se oltre a cadere fa anche richiesta esplicita di avere il fallo. Va difeso, non mi piace che un ragazzo che vive di calcio come lui sia stato descritto in questo modo”.
Il cileno, che domani con ogni probabilità partirà dal 1′, non potrà quindi essere protagonista nel big match di domenica contro la Juventus: “Nel giro di pochi giorni affronteremo le squadre dei due calciatori più forti al mondo. Affronteremo entrambe le partite con la massima carica del mondo. Nelle sfide con le squadre italiane c’è molta più tattica rispetto alle sfide con club di altri paesi europei.” Infine, il tecnico sentenzia così sul cammino fatto finora dalla sua squadra: “Ci troviamo all’inizio di un percorso che speriamo tutti possa portarci tante gioie. Ovviamente i paragoni con l’Inter di Mourinho non esistono, quella squadra ha fatto qualcosa di indelebile e difficilmente ripetibile.”
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