Ci sono diversi modi per leggere la partita di ieri sera, che ha consegnato alla Juventus una vittoria fondamentale nella rincorsa allo scudetto e che ha lasciato il Napoli nel baratro. Una sconfitta senz’altro giusta, se analizziamo le occasioni da rete, ma immeritata nel complesso perché la Juventus ha vinto una partita praticamente senza giocare.
Dybala e Higuain giocavano davanti alla difesa, tutti i giocatori della Juventus erano ampiamente dietro la linea del pallone e si sono limitati a difendere il gol di Higuain, frutto di una ripartenza fulminante di Douglas Costa e di una ripartenza di Dybala. Insomma, i bianconeri per oltre 70 minuti hanno blindato il gol di vantaggio come una provinciale qualsiasi e hanno alzato un muro impenetrabile per l’attacco spuntato del Napoli, bello fino alla metà campo ma incapace di rendersi pericoloso in attacco.
I partenopei hanno tenuto il possesso del pallone con sapienza tattica dimostrando di avere ormai acquisito un palleggio da prima della classe, ma sono mancato in fase offensiva. Callejon troppo largo, Insigne troppo egoista e Mertens imbrigliato fra Chiellini e Benatia. Senza contare un Hamsik irriconoscibile incapace di saltare l’uomo.
Ieri sera per il Napoli ha perso la grande occasione per dimostrare di essere maturato e ha regalato alla Juventus una vittoria importante, che rilancia le ambizioni dei bianconeri in ottica scudetto e accresce ulteriormente la posta in gioco della sfida di sabato prossimo, uno Juve-Inter che si preannuncia infuocato.
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