Volley, playoff Superlega: Dominio Lube, titolo ad un passo

Sommario
  1. La partita
I cucinieri travolgono Perugia con un secco 0-3 a domicilio e si portano ad una partita dal sesto scudetto della loro storia.

Non c’è stata partita. Una Lube implacabile ha surclassato una Perugia che, ancora una volta, si è mostrata remissiva e intimorita dal gioco straripante dei marchigiani che, con questa vittoria, si sono conquistati la possibilità di chiudere i conti in gara 4 in casa, la prossima domenica.

Uno straripante Leal, autore di 15 punti, ha trascinato la Lube, supportato dai soliti Simon e Juantorena, autori, rispettivamente, di 10 e 9 punti.

La partita

Avvio equilibrato di ambedue le squadre nel primo set (3-3), fino al servizio di Juantorena che dà il primo break alla Lube (9-6). prima di essere ripresi da Leon sul 10-10. Proprio lo stesso polacco di origine cubana regalerà il 12-10 ai cucinieri, che trovano fiducia e continuano a spingere a muro e con gli attacchi in primo tempo e verso posto 4, grazie ad un Leal letale in attacco (100% per lui e tre punti in attacco).

Un errore di Solé, poi, regala il 17-14 ai biancorossi di Blengini, che gestiscono il cambio palla e resistono al ritorno prepotente di Perugia con Atanasijievic, chiudendo il set sul 25.-20.

Secondo set ancora a marca Lube, che lascia intendere come la partita di domenica scorsa, persa al tie break tra le mura amiche, sia solo un lontano ricordo. Un servizio al fulmicotone di Leal (ben 4 aces per lui), porta i cucinieri sul 9-3, che poi gestiscono grazie anche all’ace di De Ceccdo e al solito cubano con la maglia numero 9, che chiuderà il set con il 57% in attacco. 25-18 e 0-2 Lube, col match che sembra decisamente indirizzato verso Civitanova.

Leggermente più equilibrato il terzo set, fino all’ace di Juantorena che vale l’8-6, poi 10-7 col contrattacco di Leal su una slash di Colaci. Da lì sarà un monologo della squadra del tecnico torinese ed ex tecnico della Nazionale, che dilagherà fino al 25-14, grazie anche all’ottima serie finale del lussemburghese Rychlicki, per uno 0-3 che non dà possibilità di replica e spinge nuovamente Perugia con le spalle al muro e manda Civitanova al match scudetto.