“Vogliamo prendere Cavani”: chiude dove tutto è cominciato | Ritorno straordinario

Edinson Cavani da sogno proibito a pensiero stupendo: si prepara un ritorno straordinario dove tutto è cominciato.
Ha lasciato sempre un bel ricordo in qualsiasi squadra è andato. Per tanti motivi: il primo caratteriale, sempre loquace e sorridente fuori dal campo, un leone in campo. Anzi, un matador.
E per la sua forza: un attaccante dalle grandi qualità, in possesso di eccellenti doti atletiche, abbinate alla sua tecnica di base elevata. Forte fisicamente ma in grado di saltare l’uomo con i suoi dribbling, utile perfino in fase difensiva. Uno che in campo ha sempre dato tutto.
Si è distinto per quella “garra” tipica sudamericana, bravo anche nel gioco aereo ma anche nei calci piazzati. Un goleador moderno dal killer instinct e dalla grande personalità. Adattabile a diversi tipi di schieramenti tattici: centravanti sì ma anche esterno o seconda punta. In Italia abbiamo conosciuto benissimo.
Fu il Palermo di Zamparini a portarlo nel Belpaese, grazie a un blitz in Uruguay: 5 milioni di euro al Danubio, affare fatto. Un affare per tutti: Cavani diventa subito un idolo, tre anni e mezzo indimenticabili: 117 partite e 37 reti.
Dall’isola al Golfo il passo è breve
Fu il Napoli a strapparlo dall’isola e portarlo sul Golfo nel 2010, per 17 milioni, così distribuiti: cinque per il prestito oneroso e i restanti 12 come obbligo di riscatto. Anche in azzurro dura tre stagioni, anche in azzurro entra nei cuori dei napoletani, uno dei tanti perché è il suo bottino: 78 reti in 108 partite, il suo primo trofeo in Italia, la Coppa Italia
La sua verve realizzativa non termina nemmeno al Paris Saint Germain. Anzi, aumenta in maniera sesquipedale: sei titoli da assoluto protagonista, 5 coppe di Francia, altrettante coppe di Lega e sette Supercoppe, il secondo miglior cannoniere di sempre con la maglia del Paris Saint-Germain, dopo Kylian Mbappé.

L’ultimo ballo in Europa e il ritorno in Sudamerica
Manchester United e Valencia rappresentano l’ultimo ballo di un Cavani danzante in Inghilterra, prima di cedere la sua rinomata 7 a un certo Cristiano Ronaldo, quindi l’esperienza in Spagna con il Valencia. Ora è in Argentina, al Boca, dove dovrebbe rimanere fino al 2025. Già, dovrebbe.
Già, il Peñarol, dove Edinson Cavani è cresciuto calcisticamente, vuole riportarlo in Uruguay, dove tutto è cominciato. Lo ha dichiarato apertamente il candidato presidente Edgardo Novick, in una recente intervista su El Pais: “Se non prolunga con il Boca – dice – abbiamo già avviato la trattativa per farlo venire al Peñarol“.