Una partita non bella, ma intensa, con due squadre che hanno lottato senza però farsi male e che pareva proiettata verso un pareggio poco funzionale per entrambe le compagini, si è improvvisamente sbloccata quando, al minuto 87, dopo un pallone clamorosamente perso da Mariga, Dickmann ha regalato un gran pallone a Galabinov che ha battuto Pinsoglio con un tiro preciso dentro l’area. Questa, in estrema sintesi, è stata Latina-Novara. I padroni di casa sono ora quartultimi e rischiano anche di essere scavalcati se domani la Pro Vercelli dovesse vincere contro il Benevento. Il Novara ha, invece, agganciato momentaneamente l’Entella all’ottavo posto.
I pontini non hanno giocato male e meritavano certamente il pareggio, ma sono mancate la fortuna e la cattiveria: la fortuna ha voltato le spalle ai laziali ad inizio ripresa, quando Insigne ha colpito un palo a botta sicura; la cattiveria è mancata in altre circostanze che potevano essere favorevoli ed è arrivata nel finale, dopo il gol avversario, ma Insigne l’ha usata per dire qualcosa di troppo all’arbitro e ha pagato con il cartellino rosso.
Novara più incisivo e più voglioso, e anche più fortunato a questo punto. Questi tre punti fanno morale e muovono in modo importante la classifica. Ben messi in campo, i ragazzi di Boscaglia hanno mantenuto un atteggiamento offensivo per tutti i 90 minuti e la vittoria è arrivata più per demeriti altrui che per meriti dei piemontesi. Ma, parafrasando Vespasiano, tre punti non olent.
Migliori in campo Galabinov (7) e Garcia Tena (6.5): il primo conferma le sue grandi qualità offensive e decide il match nel finale; il secondo è in buona forma e chiude spesso evitando guai ai suoi. Maluccio Macheda (5.5), poco in palla rispetto alle altre uscite, e Mariga (5.5), che macchia una prova tutto sommato buona con il passaggio suicida che fa partire l’azione del gol ospite.
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