Dopo la sconfitta contro il Belgio di giovedì scorso, l’Italia Under 21 allenata da Luigi di Biagio scende nuovamente in campo nell’amichevole contro i pari età della Tunisia, allo stadio Romeo Menti di Vicenza. Rispetto alla gara contro il Belgio, Di Biagio conferma il modulo di partenza ma opera cinque cambi di formazione, sostituendo Murgia, Adjapong, Scuffet,Vido e Mancini. In porta Audero, centrali di difesa Romagna e Bastoni, terzini Calabria e Pellegrini, centrocampo a tre con Mandragora e Zaniolo ai fianchi di Locatelli. Tridente offensivo con Orsolini e Parigini ai lati di Kean.
La Tunisia risponde con un difensivo 3-5-2 con Yeferni in porta, terzetto difensivo composto da Hnid, Khmiri e Rekik, esterni Zenzemi e Oueslati, centrocampo con Ben M’Cherek, Fadaa e Meskini. Coppia d’attacco Jaziri e El Mizouni.
L’Italia prende subito il comando delle operazioni, guadagnando al 2° minuto una punizione che Orsolini però calcia alto. Gli Azurrini sono intensi e aggressivi in campo e pressano alti cercando un immediato recupero palla col trio offensivo. Locatelli ancora da mediano lavora bene sia in impostazione che in fase di copertura, e risulta il migliore del reparto, poco aiutato però dai colleghi Zaniolo e Mandragora che rimangono troppo fermi, dando poco dinamismo al centrocampo.
La gara giocata su alti ritmi è spesso confusionaria ma gli Azzurrini riescono a far valere la maggiore cifra tecnica e a chiudere le pochissime iniziative della Tunisia che prova solamente a ripartire. In una sorta di remake della Nazionale Maggiore, anche l’Under 21 prova la soluzione del doppio regista Locatelli – Mandragora ma il primo è più efficace e movente del secondo. Comunque l’Italia funziona soprattutto sugli esterni, sfruttando il piglio dei giocatori offensivi e dove la Tunisia fatica a difendere.
Al 27° arriva il primo tiro in porta azzurro: recupero palla, Orsolini vede l’inserimento in area di Mandragora che però calcia debole sul portiere. 6 minuti più tardi, arriva il vantaggio Italia. Altro recupero palla sulla trequarti, Mandragora premia il bell’inserimento di Calabria sulla fascia, il terzino del Milan crossa col destro e trova tutto solo Parigini che colpisce di testa per l’1-0. 4 minuti più tardi, Bastoni viene steso in area ed è calcio di rigore per l’Italia che Kean trasforma con un sinistro potente per il 2-0.
A fine frazione, Parigini ha l’occasione per la doppietta ma calcia addosso al portiere. Nel secondo tempo succede poco o nulla, con l’Italia che abbassa molto i ritmi e controlla la partita senza però creare vere occasioni. All’ora di gioco arriva la girandola di cambi con Adjapong, Vido (che esce per infortunio dopo poco, al suo posto Favilli), Bonazzoli e Murgia che prendono il posto di Pellegrini, Orsolini, Kean e Zaniolo.
Al 71° bella azione dell’Italia che porta in area al tiro di sinistro Bonazzoli che viene però fermato. Non accade più nulla. L’Italia nel secondo tempo tira in porta una sola volta, ma si fa bastare un ottimo primo tempo, in cui materializza una buona prestazione fatta di velocità e movimento con la concretezza mancata contro il Belgio.
VOTI E PAGELLE
TOP 3
Luca Pellegrini 7: il giovane terzino della Roma è autore di una grande prova di sostanza, spingendo molto sulla fascia di competenza e cercando di creare connessioni con Parigini dalla sua parte. Cala vistosamente nella ripresa, come tutta la squadra.
Manuel Locatelli 7.5: il migliore anche oggi così come col Belgio. Altra ottima partita in cabina di regia, dove è l’uomo d’ordine degli Azzurrini. Sbaglia poco, ripulisce e recupera parecchi palloni.
Vittorio Parigini 7: nella ripresa scompare, ma nel primo tempo è uno dei migliori nella fase d’attacco. Movimento elettrici e ricerca della profondità e passaggi stretti coi compagni. Bravo a farsi trovare pronto per la zuccata del’1-0.
FLOP 3
Riccardo Orsolini 5: il peggiore del trio offensivo titolare. Si muove poco e sbaglia tanto e non riesce a incidere con dribbling decisivi. Esce all’ora di gioco.
Rolando Mandragora 5: rimane in campo 90 minuti ma fatica a imporsi. Forse è fuori ruolo e nella parte da doppio regista con Locatelli ed è meglio il collega. E da mezzala di inserimento sbaglia quasi tutto.
Niccolò Zaniolo 5: poco movimento come ingranaggio del centrocampo azzurro. Non fa un inserimento e non illumina nel possesso con passaggi filtranti, e in copertura fatica a recuperare, esce dopo 60 minuti.
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