In questo periodo assai concitato in casa Milan, fra rivoluzione tecnico-societaria e l’estenuante attesa del verdetto UEFA, si può tirare una boccata d’ossigeno: risolto il contenzioso con Marco Fassone.
Contenzioso nato a suo tempo quando l’ormai ex amministratore delegato rossonero aveva visto interrompersi il rapporto di lavoro con il Milan, il contratto che lo legava alla società rossonera fino al 30 Giugno 2021.
In una nota Fassone si è detto estremamente felice che si sia risolta una questione che lo tocca profondamente, ringraziando il giudice Pazienza e gli avvocati che si sono prodigati per la causa.
Augura al Milan e particolarmente al suo successore Ivan Gazidis di ritornare ai successi sportivi ed economici di un tempo.
Ribadisce inoltre che il suo lavoro in rossonero si è sempre basato su “criteri di lealtà e trasparenza”.
Sulla vicenda si è espresso anche l’attuale presidente milanista Paolo Scaroni, dettosi felice che si sia approfondita la questione delle contestazioni che erano state mosse nei confronti di Fassone e che si sia raggiunta l’intesa giusta per guardare al futuro in piena serenità.
Il rapporto di lavoro fra Fassone e il Milan era durato poco più di un anno.
Iniziato nella storica data del 14 Aprile 2017, storica perché arrivò ufficialmente il tanto agognato closing, che vide il passaggio della proprietà del Milan dalla Fininvest alla cordata cinese capeggiata dall’imprenditore Yonghong Li, per poi concludersi ufficialmente il 21 Luglio 2018 con l’ulteriore passaggio di proprietà al fondo Elliott, causa inadempimenti dello stesso Li, con conseguente licenziamento dello stesso Fassone da parte dello stesso presidente Scaroni.
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