A 14 anni di distanza dal suo debutto, nel 2003, in amichevole contro il Portogallo, Arjen Robben lascia la nazionale olandese, con tanti rimpianti.
Avrebbero potuto essere quantomeno un addio più felice. Avrebbe potuto salutare tutti al termine di una partita importante, valida per un Mondiale, proprio lui che di partite importanti ne ha giocate tante. Ma alla fine Robben ha dovuto salutare la nazionale oranje al termine di uno scialbo ed inutile Olanda-Svezia 2-0. Servivano 7 gol di scarto agli olandesi per andare ai Mondiali, e ovviamente non ce l’hanno fatta.
La decisione dell’ala del Bayern Monaco, maturata da tempo, è arrivata con più fretta, con l’arrivo dell’inesorabile seconda mancata qualificazione consecutiva dell’Olanda, che tanto aveva ben figurato nell’ultimo Mondiale, e che era arrivata al secondo posto in Sudafrica nel 2010. E invece no, Robben non ce l’ha fatta più, e ha deciso di lasciare la maglia oranje, per lasciar spazio ad un ricambio generazionale che sembra non essere arrivato.
L’Olanda adesso dovrà guardarsi le spalle, non ci sarà più un grande senatore come lui, mentre Sneijder e Van Persie sono in chiara decadenza, e l’Eredivisie non esprime più quei campioni che hanno fatto grande la nazionale di Cruijff e Van Basten.
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