Altro che i regolamenti italiani, aggirabili e spesso trampolino di elucubrazioni e interpretazioni fantasiose. La Premier League fa sul serio e ha deciso di bloccare per 2 anni il mercato dell’academy del Liverpool, colpevole di aver violate alcune normative in fase di mercato.
L’episodio a cui si fa riferimento è il tentativo (non riuscito) di acquistare in modo “scorretto” una giovane promessa del calcio inglese, un attaccante di 11 anni di proprietà dello Stoke City. Adesso, per due anni l’academy del Liverpool non potrà acquistare giovani talenti inglese e inoltre verrà sanzionato con una multa di 117 mila sterline.
Secondo l’accusa, i reds avrebbero cercato di corrompere il piccolo campioncino con vantaggi economici per lui e per la sua famiglia. Il divieto è valido solo per l’Inghilterra, i reds potranno comunque tesserare giovani dall’estero e promuoverli successivamente in prima squadra.
I regolamenti inglesi sono molto più ferrei di quelli italiani, dominati dai procuratori e dagli agenti dei giocatori che fanno il bello e il cattivo tempo. Pensate a un personaggio come Mino Raiola, che agendo all’interno dei regolamenti è capace di spostare il mercato a suo piacimento e di alzare la posta in palio per “lucrare” su un trasferimento. D’altra parte, in Italia, è risaputo che “fatta la legge, trovato l’inghippo…“
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