La UEFA Nations League inizierà a settembre 2018, dopo l’atteso Mondiale russo, e vedrà la partecipazione di tutte le 55 nazionali europee. Ma come funziona il nuovo torneo dell’UEFA, che sostituirà le amichevoli?
Da anni le federazioni di ogni nazione hanno chiesto una svolta all’organo europeo, qualcosa che potesse assicurare un buon livello di competizione anche a livello di nazionali, e non le solite amichevoli, insomma una competizione in grado di aiutare anche l’organo calcistico europeo più importante allo stesso tempo a realizzare il suo obiettivo di migliorare gli standard di qualità del calcio a livello di nazionali mantenendo l’equilibrio con i club.
Nel 2014 è arrivata la decisione ufficiale dell’UEFA, che ha così annunciato la creazione della Nations League, con tutte le 55 nazionali divise in 4 divisioni in base al ranking UEFA divise a loro volta in 4 gironi, con un complesso sistema di retrocessioni e promozioni da una divisione all’altro. La Nations League, avrà una finalfour, con due semifinali giocate fra le 4 migliori squadre, ed infine una finale che metterà in palio il titolo.
La novità più importante riguarda il fatto che chi raggiungerà le final four avrà un posto assicurato nel fase finale dell’Europeo successivo (si parte da quello del 2020), quindi la Nations League dovrà incastonarsi in maniera perfetta con le qualificazioni europee, e mondiali, che continueranno a decretare con priorità chi parteciperà ai massimi tornei continentali, con una semplice differenza: le qualificazioni europee (che cominceranno a marzo, e non a settembre, dopo l’Europeo) decideranno 20 posti su 24, gli altri 4 appunto, verranno decisi dalla Nations League.
Il torneo avrà cadenza biennale e avrà inizio, a partire dal 2018, nell’autunno successivo alle grandi competizioni (Mondiali o Europei, a seconda dell’annata) per concludersi con la fase finale nel giugno dell’anno successivo.
Se si giocasse oggi, i gruppi (chiamate divisioni dall’UEFA) sarebbero divise così:
DIVISIONE A (squadre da suddividere in quattro gironi da tre)
Germania, Portogallo, Belgio, Spagna, Svizzera, Francia, Inghilterra, Italia, Polonia, Croazia, Islanda, Galles
DIVISIONE B (squadre da suddividere in quattro gironi da tre)
Russia, Irlanda del Nord, Slovacchia, Svezia, Olanda, Ucraina, Bosnia ed Erzegovina, Austria, Turchia, Repubblica d’Irlanda, Danimarca, Ungheria
DIVISIONE C (squadre da suddividere in un girone da tre e tre gironi da quattro)
Slovenia, Albania, Montenegro, Serbia, Scozia, Repubblica Ceca, Romania, Grecia, Bulgaria, Israele, Norvegia, Cipro, Finlandia, Estonia, Azerbaigian
DIVISIONE D (squadre da suddividere in quattro gironi da quattro)
Lituania, Bielorussia, Georgia, Armenia, ERJ Macedonia, Isole Faroe, Lussemburgo, Lettonia, Moldavia, Kazakistan, Liechtenstein, Andorra, Malta, Kosovo, San Marino, Gibilterra
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