La due giorni di test in programma a Valencia si è conclusa oggi. Da lunedì a mercoledì i piloti hanno potuto mettere a punto i miglioramenti e le strategie necessarie per partire al meglio nella stagione 2020.
Tutti i team hanno portato modifiche sostanziali alle loro moto, sia per quanto riguarda il motore e il telaio, ma anche per quanto concerne elementi meno visibili, ma altrettanto importanti come l’elettronica.
Novità per quanto riguarda il mercato piloti, con l’ingaggio di Alex Marquez da parte della Honda. Affiancherà il fratello in questa nuova avventura in MotoGp.
Alex Marquez con la Honda tutta nera durante la prima giornata di test a Valencia.Fonte: Twitter MotoGp
Valencia Day 1
C’è una scuderia sugli scudi rispetto alle altre. La Yahama sia ufficiale che non ha conquistato il podio, con le prime tre posizioni. Primo il pilota che già nelle ultime gare ufficiali ha fatto vedere di essere il più veloce. Il francese Quartararò, giovane ventenne del team costruttori della casa di Iwata, seguito dal pilota ufficiale Vinales e dall’italiano Morbidelli.
Il team giapponese ha lavorato in maniera molto costruttiva, fornendo delle modifiche sostanziali su motore e telaio. Ma queste si sono riservate anche su altri aspetti, inediti ma sempre efficaci nell’insieme per le prestazioni della moto. La presa d’aria anteriore e il pacchetto elettronico sono stati due aspetti da considerare in vista della prossima stagione, per poter lottare con i migliori. Anche la Ducati si è data da fare per quanto riguarda l’elettronica e il telaio, sia per Dovizioso che per Petrucci. Il pilota romagnolo è giunto quarto al termine della giornata, davanti a Marquez, quinto, più staccati Mir, Rins, Espargarò, Rossi e Miller. Questa la situazione nei primi dieci della classifica al termine della prima giornata.
Valencia Day 2
Il secondo giorno, invece, c’è un riscatto del solito Marquez sulla Honda. Quartararò è sempre al comando in mattinata, con il tempo di 1:30.591. La Yamaha comincia a mostrare qualche difetto, soprattutto nella moto di Valentino Rossi, che ha denunciato problemi di natura elettrica. Una preoccupante scia di fumo è uscita dallo scarico della sua moto, ci sarà da riflettere e risolvere al più presto prima che inizi la prossima stagione. Nonostante queste noie è riuscito a terminare in nona posizione.
Poi nel pomeriggio arriva lo scatto di Vinales, che termina davanti a tutti la giornata. Secondo Quartararò, terzo Morbidelli. La Yamaha è ancora a dettare legge, con un propulsore più potente, anche se non ancora in grado d’impensierire i top team. Poi Crutchlow in quarta piazza a precedere le due Suzuki di Mir e Rins, con un motore più potente e non disarmonico con il resto della moto.
In Ducati Dovizioso e Pirro, che ha sostituito l’infortunato Petrucci, hanno approvato i miglioramenti sia per il telaio che per il motore, anche se ulteriori passi in avanti sono necessari.
In definitiva i progressi più importanti sono stati compiuti dalla Yamaha, la Honda è il team da battere, la Ducati deve ancora migliorare per poter scalzare i giapponesi dal loro piedistallo
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