Terremoto in FIGC: la prima decisione di Spalletti è devastante | Sei licenziato

Rivoluzione in atto in FIGC dopo le dimissioni di Mancini e la nomina di Spalletti come nuovo commissario tecnico.
Settembre è alle porte, terminerà la sessione di calciomercato estivo al netto degli svincolati, si parlerà soltanto di calcio giocato, ma anche dalla rivoluzionaria Nazionale, passata dalle mani di Mancini a quelle di Spalletti.
Il nuovo commissario tecnico verrà presentato proprio all’inizio del nuovo mese a Coverciano in occasione del raduno che precederà le sfide contro Macedonia del Nord e Ucraina. La curiosità sarà infinita. Per tanti motivi.
In primis perché, per sua stessa ammissione, l’ex allenatore del Napoli aveva deciso di prendersi una pausa dopo la conquista dello scudetto, si era allontanato dal calcio giocato nonostante tante richieste, Arabia compresa. Capire le sue motivazioni un giusto punto di partenza.
La curiosità è doppia, se non tripla. Curiosità per il nuovo progetto tecnico della Nazionale. Curiosità per capire quali Azzurri convocare per ottenere il pass per Euro 2024, in programma proprio al termine di questa stagione in Germania; dal 14 giugno al 14 luglio.
L’Italia che verrà
Aspettando la presentazione ufficiale e quelle convocazioni che daranno la direzione di dove vuole andare il nuovo commissario tecnico, tante le supposizioni che si stanno via, via, rincorrendo.
Secondo Gazzetta dello Sport la rivoluzione sarà totale. A cominciare dallo staff: l’inserimento di Buffon non sembra in discussione, da capire se resterà capo-delegazione oppure no. C’è chi ipotizza un’entrata effettiva nel clan Azzurro, ma come team manager, addirittura mantenendo il ruolo di capo-delegazione.

Spalletti e i suoi fedelissimi
Chi rischia di essere travolto dalla rivoluzione federale è Andrea Barzagli, che era stato scelto proprio da Roberto Mancini per lavorare sulla fase difensiva della sua Nazionale. Non è affatto sicuro che resterà. Spalletti potrebbe non confermarlo. Pochi, invece, i dubbi sull’inserimento dei fedelissimi di Spalletti nella nuova Italia. I nomi, sulla carta, si conoscono.
Spalletti ha indicato a Gravina il vice Domenichini, l’assistente tecnico Baldini, il preparatore atletico Sinatti. Ma il presidente federale vorrebbe trattenere Bollini, il deus ex machina della Nazionale campione d’Europa Under 19. Un bel rebus da risolvere nell’era post Mancio. Tante situazioni da risolvere, dunque, entro l’1 settembre, quando il programma di Spalletti dovrà essere concordato e poi confermato da tutte le parti in causa. E gli Azzurri? Ipotizzabile la linea verde: nel mirino del nuovo commissario tecnico Cambiaso delle Juve, autore di una repentina scalata alle gerarchie di Max Allegri: nel giro della nuova Nazionale, occhi puntati su Bove, Casadei e Kayode.