Sarà una finale per certi versi inaspettata ma comunque avvincente e probabilmente equilibrata quella che vedrà l’una di fronte all’altra Petra Kvitova e Kiki Bertens.

Le due tenniste infatti, oltre ad avere espresso un ottimo tennis lungo l’arco di tutta la settimana a Madrid, sono reduci da due successi in questa stagione su terra rossa, la ceca a Praga e l’olandese a Charleston, dimostrando un buono stato di forma ed una confidenza spiccata con la superficie.

(Fonte: Twitter)

La prima a strappare il pass per la finale è stata la numero venti del mondo Kiki Bertens che ha spazzato via la francese Caroline Garcia, alla seconda semifinale consecutiva dopo quella raggiunta a Stoccarda ma anche questa volta eliminata ad un passo dall’atto conclusivo.

Un dominio assoluto, un duplice 6-2 che non lascia repliche e che proiettata Bertens, già semifinalista a Roma lo scorso anno e a Parigi nel 2016, verso la finale più importante della sua carriera, la prima in un Premier Mandatory.

In finale, come detto, Bertens affronterà la ceca Petra Kvitova che in questa stagione ha già vinto tre tornei dimostrando di poter essere letale con strisce di vittorie consecutive davvero importanti.

(Fonte: Twitter)

In semifinale la due volte campionessa di Wimbledon ha superato la connazionale Karolina Pliskova reduce dal successo di Stoccarda, al termine di un match che si è praticamente deciso nel primo set, più equilibrato, nel quale Kvitova ha recuperato per due volte un break di svantaggio prima di imporsi al tie break.

Nel secondo parziale, vita più semplice per l’ex numero due del mondo che ritorna così in finale a Madrid dopo i successi datati 2011 e 2015 e, nonostante lo stato di forma messo in mostra da Bertens, partirà favorita verso il terzo titolo spagnolo ed il quarto di questa stagione.

Con questo successo, inoltre, Kvitova allunga a 10 la striscia di successi consecutivi dopo il titolo conquistato in casa a Praga, definendosi come mina vagante, a tutti gli effetti, anche sulla terra rossa, tra tutte le superfici, quella a lei meno congeniale.