Nonostante sia venerdì, è già tempo di semifinali disputate e di finali che si delineano, le ultime di questa stagione 2017 prima delle WTA Finals e dell’Elite Trophy in programma a Zhuhai ad inizio novembre.

WTA MOSCA

La prima a strappare il pass per la finale è stata la beniamina di casa Daria Kasatkina che dopo aver sconfitto al primo turno la connazionale Anastasi Pavlyuchenkova, recente vincitrice ad Hong Kong, ha sconfitto quest’oggi, senza grosse difficoltà la romena Irina Camelia Begu.

 Kasatkina, già vincitrice quest’anno del torneo WTA Premier di Charleston, ha superato l’avversaria in due set in poco più di 80 minuti di gioco grazie ad un tennis pulito ed efficace, senza tanti errori gratuiti e con buone percentuali al servizio.

Domani, in finale, non sarà derby russo contro la giovane connazionale Natalia Vikhlyansteva ma troverà, dall’altra parte della rete, la tedesca Julia Goerges, unica testa di serie rimasta.

La tedesca, ex top 15, ha superato la giovane russa in tre set molto combattuti chiudendo solo al dodicesimo gioco del parziale decisivo, dopo aver mancato una prima possibilità sul 5-4.

Domani Kasatkina andrà alla caccia del secondo titolo della carriera, mentre Goerges proverà a conquistare il suo terzo trofeo, il primo di questo 2017.

WTA LUSSEMBURGO

Torna in finale in un torneo dopo il clamoroso oro olimpico di Rio 2016, la portoricana Monica Puig che sul cemento indoor di Città del Lussemburgo, sembra aver ritrovato sprazzi del grande tennis mostrato ormai più di un anno fa.

Puig ha sconfitto quest’oggi in semifinale, la belga Elise Mertens, ultima testa di serie e protagonista di una più che buona stagione, in due set, qualificandosi così per l’ultimo atto del torneo.

Domani, in finale, sfiderà la giovane tedesca Carina Witthoeft che ha superato in tre set la qualificata francese Parmentier al termine di una partita di alto livello con tanti vincenti da una parte e dall’altra.

Witthoeft giocherà domani la prima finale della carriera e balzerà avanti nel ranking di 13 posizioni, portandosi almeno alla 60esima posizione mondiale.