E’ iniziata nella giornata di martedì l’avventura delle NextGen ATP Finals, un “Master U21” riservato ai migliori giovani in circolazione, i 7 con la migliore classifica ATP nati dal 1996 in poi, ed una wild card locale proveniente da un tabellone di “prequalificazioni”.
Un nuovo formato e nuove regole caratterizzano questo evento con partite disputate al meglio dei 5 set, ma con “mini-set” a 4 game con punto decisivo sulla parità e con tie break sul 3-3.
Un campo senza le righe del doppio e senza giudici di linea ma con un meccanismo elettronico di chiamata dell’out, e la possibilità di richiedere sempre l’intervento del coach collegato al giocatore con delle cuffie, sono alcune delle novità che l’ATP sta sperimentando in questo torneo a Milano per il “tennis del futuro”.
Un esperimento che mette però in palio un ricco montepremi e la possibilità di confrontarsi con i migliori talenti della futura generazione tennistica, e si sa, tra coetanei, la voglia di sfigurare è davvero poca.
I primi a scendere in campo, ad inaugurare questo evento, sono stati due protagonisti del Gruppo B, i russi Karen Khachanov, numero due del seeding, e Daniil Medvedev, numero sette.
Ad uscire meglio dai blocchi è il più avanti in classifica, autore di uno splendido ottavo quest’anno al Roland Garros, che strappa subito il servizio all’avversario e si invola alla conquista del primo mini parziale.
Da questo momento però. il connazionale entra in partita, risponde colpo su colpo e si aggiudica i successivi due set in volata al tie break, mostrando disinvoltura nel giocare i punti più importanti.
Avanti nel punteggio, Medvedev prende ancora più coraggio e, supportato da buone percentuali al servizio, soprattutto con il servizio, fa suo anche il quarto parziale con il punteggio di 4-2.
Nel match successivo, questa volta del Gruppo A nuova rimonta con Hyeon Chung che, dopo aver perso il primo parziale piuttosto nettamente 4-1 dal più giovane in gara, il mancino canadese Denis Shapovalov, ha costruito il suo successo grazie a due tie break combattuti vinti per 7 punti a 5 e 7 punti a 4, dominando poi in scioltezza il quarto set.
Nella sessione serale Borna Coric ha vinto con il punteggio più netto di giornata il suo match d’esordio contro lo statunitense Jared Donaldson, bravo a passare per primo avanti di un break, ma sciagurato nel momento di chiudere il parziale conquistato poi al tie break dal croato.
Coric ha poi dominato il secondo parziale con un netto 4-1 e risolto la pratica in 3 set con un nuovo tie break, questa volta più combattuto, ma portato a casa con esperienza e solidità.
Nell’ultimo match di giornata faceva il suo esordio nelle “NextGen ATP Finals” l’unico italiano in gara, la wild card Gianluigi Quinzi opposto al primo favorito del seeding e quartofinalista di recente a New York, Andrey Rublev.
L’azzurro domina a sorpresa il primo set ma è costretto a subire la rimonta repentina di Rublev che gli rifila un 4-0 nel secondo e passa avanti nel punteggio grazie alla conquista del tie break nel terzo.
La reazione di Quinzi non tarda però ad arrivare e sostenuto soprattutto da un ottimo rovescio, torna a dominare da fondocampo approfittando anche degli errori di Rublev, e conquista il quarto parziale senza concedere nemmeno un game.
Il set decisivo va avanti con una lotta serrata punto a punto sebbene Quinzi sia decisamente più pericoloso nei turni in risposta, ma il russo è bravo a rimanere aggrappato all’incontro e ad annullare tutte le occasioni in favore dell’azzurro.
L’esito è rimandato al tie break dove emerge subito la maggiore esperienza e fiducia del russo che scappa avanti 6-1 prima di chiudere 7-3 con un meraviglioso cross di rovescio.
PROGRAMMA MERCOLEDI’ 8 NOVEMBRE NEXTGEN ATP FINALS MILANO:
(2) K.Khachanov vs (5) J.Donaldson
(1) A.Rublev vs (6) H.Chung
(3) D.Shapovalov vs (8,WC) G.Quinzi
(4) B.Coric vs (7)D.Medvedev
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