Continua spedita la corsa di Roger Federer nella difesa al titolo degli Australian Open conquistato sorprendentemente dodici mesi fa.
Lo svizzero ha raggiunto senza particolari patemi gli ottavi di finale del torneo grazie al successo sul francese Richard Gasquet, solo uno di una lunghissima serie.
Storicamente, infatti, il francese non ha mai dimostrato di possedere il gioco per creare particolari problemi al campione svizzero, e la storia si è ripetuta anche quest’oggi con un Federer preciso, sicuro e sempre in controllo del match dall’inizio alla fine.
Tre set a zero che non lasciano spazio a repliche e che proiettano Federer al quarto turno dove troverà, da estremo favorito, la rivelazione del torneo, l’ungherese Fucsovisc che ha sconfitto, in una sfida del tutto inattesa, l’argentino Kicker.
Avanti anche Novak Djokovic, uno che questo torneo sa davvero come vincerlo, ma al rientro dopo un lungo stop e quindi sommerso da mille dubbi.
Ciò nonostante, nel corso del torneo, match dopo match, Djokovic sta ritrovando il giusto feeling con il suo gioco e con la gara, e questa mattina ha regolato in tre set lo spagnolo Albert Ramos, giocatore regolare e tenace che costringe spesso a scambi prolungati.
Al prossimo turno sfuma l’attesa sfida contro Alexander Zverev, numero quattro del seeding, ma il match per Nole sarà comunque probante ed estremamente interessante.
Il giovane tedesco, infatti, ha ceduto in cinque set, nel derby del futuro, al caldissimo coreano Hyeon Chung, vincitore lo scorso anno a Milano del Master dedicato ai rappresentanti della NextGen.
Una sfida intensa e combattuta soprattutto nei primi parziali, ma che poi ha finito per essere letteralmente dominata da Chung più regolare, continuo ed efficace con i suoi brillanti colpi a rimbalzo.
Avanza invece Dominic Thiem che regola il francese Mannarino a suon di colpi vincenti, così come lo statunitense Sandgren, ultimo tennista a stelle e strisce rimasto in gara, grazie al successo sul giovane Marterer.
Brillante successo per Fabio Fognini che finalmente sfrutta un’occasione creatasi nel tabellone in seguito all’uscita di scena del belga Goffin e supera in cinque set il francese Benneteau volando agli ottavi di finale a Melbourne quattro anni dopo l’ultima volta.
Ad attenderlo, lunedì, non ci sarà Djokovic come nel 2014 bensì un ritrovato Tomas Berdych che ha sorpreso in tre set del Potro con un performance solida approfittando di qualche acciacco fisico dell’argentino.
Buona ulteriore chance quindi per Fabio che sta dimostrando maturità e lucidità oltre ad un’inedita calma per sperare finalmente che quest’anno, iniziato fin qui sotto i migliori auspici, possa davvero essere quello buono.
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