La quarta giornata dell’Australian Open ha riservato le prime sorprese anche nella parte bassa del tabellone maschile con alcuni nomi grossi già fuori dai giochi.
La notizia che fa più rumore è quella relativa alla eliminazione di David Goffin, settima testa di serie del torneo e dimostratosi in buona forma a cavallo tra la fine dello scorso anno e l’inizio di questo nuovo.
Tuttavia, una sua giornataccia, una versione ispirata del suo avversario, il veterano francese Julien Benneteau ed un clima, per lui, troppo fastidiosamente caldo, hanno contribuito a confezionare la sorpresa.
Dopo aver dominato il primo parziale lasciando appena un gioco al suo avversario, Goffin ha progressivamente perso la bussola, subito il gran caldo ed innalzato vertiginosamente il numero dei gratuiti.
Il risultato sono stati tre set consecutivi vinti dal francese di cui due al tie break, sintomo di una buona capacità di giocare i punti più importanti nel momento più importante.
Sorride Fabio Fognini, non solo per il successo in rimonta ma doveroso contro il russo Donskoy ma anche perché si regala una grossa chance di volare agli ottavi di finale, dato che non sfiderà Goffin bensì Benneteau, avversario comunque da prendere con le molle ma decisamente più abbordabile rispetto al belga.
Capitolo italiani che per quest’oggi si chiude con la sconfitta di Lorenzo Sonego in tre rapidi set contro il francese Richard Gasquet, una eliminazione che però, non toglie nulla allo straordinario torneo del ventiduenne azzurro.
Volano al terzo turno le teste di serie più importanti Roger Federer ed Alexander Zverev, entrambi senza brillare, il tedesco addirittura cedendo un set, ma comunque gestendo la giornata un po’ storta e superando rispettivamente Struff e Gojowzick.
Quattro set e non poca fatica anche per Juan Martin del Potro e Novak Djokovic, accreditati di due teste di serie minori ma comunque mine vaganti in questi appuntamenti così prestigiosi. L’argentino ha regolato il giovane russo Khachanov in una partita divertente e spettacolare dove la potenza di servizi e diritti l’ha fatta da padrona, mentre il serbo ha mantenuto la sua imbattibilità contro Monfils in una lotta condizionata soprattutto dal gran caldo, protagonista assoluto nella giornata di Melbourne.
Fuori a sorpresa anche la testa di serie numero tredici, lo statunitense Sam Querrey che conferma una tendenza davvero negativa in questo torneo cedendo all’ungherese Fucsovics, così come Denis Kudla, proveniente dalle qualificazioni e ad un passo dall’impresa contro Dominic Thiem, numero cinque del tabellone.
Lo statunitense si è trovato avanti per due set a zero contro un Thiem eccessivamente falloso e nervoso, ma, come se fosse davvero una maledizione per gli americani questo Australian Open, ha gettato al vento l’occasione finendo per cedere tutti e tre i successivi parziali.
Esce, infine, Stan Wawrinka, campione qui a Melbourne quattro anni fa, ma reduce da un intervento al ginocchio nella passata stagione che, evidentemente, lo ha condizionato oltremodo in questo suo esordio anticipato cedendo troppo malamente al modesto Sandgren.
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