Anche il circuito ATP ha chiuso i battenti della sua lunga preparazione primaverile al Roland Garros con due eventi, Ginevra e Lione, piuttosto vicini alla meta finale, ovvero Parigi.
ATP GINEVRA
Era entrato all’ultimo, come ingresso d’emergenza, una possibilità data ad organizzatori del torneo e top player per entrare nel main draw anche dopo il termine di iscrizione, non è stato facile, ma alla fine può tornare a sorridere un pò Alexander Zverev.
Il tedesco, ex numero tre del mondo, dodici mesi fa di questi tempi aveva vinto il Master 1000 di Madrid, il torneo di Monaco di Baviera e fatto finale anche al Foro Italico, presentandosi al Roland Garros carico ed in fiducia.
Quest’anno, però, la situazione è stata ben diversa e Zverev, in tutta questa luna tournée d’avvicinamento al secondo major dell’anno ha trovato solo passi falsi, sconfitte pesanti ed amare delusioni.
Così la decisione di giocare anche la settimana prima nel torneo di Ginevra serviva per aiutarlo a ritrovare la giusta condizione, la giusta fiducia alla vigilia di un evento così importante e, dopo diverse estenuanti battaglia fisiche e mentali, alla fine l’ha vinta lui.
Anche ieri, nella finale del torneo, il tedesco è stato costretto, in un match condizionato dalla pioggia, ha lottare punto a punto fino all’ultimo contro il cileno Nicolas Jarry, in una partita decisa solo al tie break del terzo e dopo aver pure annullato due match point.
Ma alla fine ad alzare le braccia al cielo è stato proprio Zverev che ha così conquistato l’undicesimo titolo della carriera, il primo dell’anno e finalmente ritrovato, almeno in parte, un po’ di fiducia e consapevolezza nel proprio gioco per provare a ritornare protagonista anche nei tornei che contano, a partire proprio da Parigi.
ATP LIONE
Secondo successo praticamente in un mese dopo l’acuto a Marrakech per il francese Benoit Paire che conquista il torneo di casa a Lione al termine di una settimana di tennis brillante.
Nel corso del suo torneo il francese ha sconfitto alcuni giovani promettenti del circuito da McDonald a Shapovalov fino a Fritz prima di imporsi in finale anche sul classe 2000 Felix Auger Aliassime, condizionato anche da un problema fisico rivelato solo al termine del match.
Per Paire, però, si tratta comunque del terzo titolo in carriera, il secondo come detto della stagione, e del migliore dei modi per avvicinarsi al Roland Garros dove, senza nulla da perdere, potrà provare a dire la sua.
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