La relazione tra Rafael Nadal e la terra rossa è qualcosa di magico ed unico al mondo, ma quella con il Principato di Monaco sembra ancora più speciale.
Per la prima volta nella storia un tennista riesce a vincere per ben undici volte lo stesso torneo e, se si pensa che Rafa potrà raggiungere questo immenso traguardo anche a Barcellona, la prossima settimana, e a Parigi ad inizio giugno, si capisce che si è davanti ad un autentico fenomeno.
Un torneo dominato come poche altre volte gli era successo in passato permette a Nadal di resistere in vetta alla classifica mondiale, in bilico di settimana in settimana visti i tantissimi punti da difendere, ma soprattutto consegna a Rafa il primo titolo dell’anno.
Dopo un inizio di stagione sofferto tra acciacchi fisici e dubbi sulla programmazione, Nadal sembra tornato lo storico cannibale proprio quando è tornato a vedere rosso sul campo, ma c’era da aspettarselo.
Quello che, come detto, ha sorpreso già in questo primo appuntamento di Montecarlo è la facilità e la disinvoltura con cui Nadal ha trionfato battendo tennisti di primo livello come Thiem, Dimitrov e Nishikori, quest’ultimo oggi, in finale, senza perdere nemmeno un set e soprattutto senza mai perdere più di cinque game in un unico set.
Anche oggi, in finale, Nadal è stato letteralmente perfetto, devastante da fondocampo tanto con il diritto quanto con il rovescio, indomabile fisicamente e carico emotivamente come se non avesse mai vinto nulla in passato.
Nulla da fare per Nishikori, alla quarta sconfitta su altrettante finali disputate in un Master 1000 (2 sconfitte contro Djokovic e 2 contro Nadal), che cede in due set in novanta minuti di gioco sebbene le impressioni da portarsi a casa, dopo questo torneo, siano più che positive essendo lui al rientro da una complicata operazione al polso e ancora alla ricerca di vittorie e continuità.
Ma contro questo Nadal, che ha conquistato il 31esimo Master 1000 della carriera, il 54esimo titolo su terra rossa ed il 76esimo complessivo, sembra davvero esserci poco da fare.
Brillante fisicamente, completo e devastante tecnicamente, grintoso come mai mentalmente, c’è solo da avere paura di fronte ad un fenomeno così.
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