Non si ferma più Novak Djokovic e, dopo i trionfi a Wimbledon, Cincinnati e New York, il tennista serbo fa suo anche il Master 1000 di Shanghai.

Praticamente una formalità per l’ex numero uno del mondo destinato però, se continua così, a riprendersi molto presto la prima posizione del ranking mondiale dopo una seconda metà di 2018 da urlo.

(Fonte: Profilo Twitter Ufficiale Rolex Shanghai Master)

Djokovic ha conquistato a Shanghai il 32esimo Master 1000 della carriera, il secondo dell’anno dopo Cincinnati, ed aggiornato a 18 il numero di vittorie consecutive dalla sconfitta con Tsitsipas nel Master 1000 di Toronto ad agosto.

6-3 6-4 il punteggio con cui il serbo ha sconfitto un comunque ottimo Borna Coric, alla prima finale in un evento di questo livello, e reduce dal prestigioso successo su Roger Federer nella semifinale di ieri.

Dominante al servizio, mai ceduto nel corso di tutto il torneo, assurdo dal punto di vista fisico con la continuità di rendimento e l’abilità difensiva dei giorni migliori, Djokovic ha messo in mostra la migliore versione di sé e, come spesso gli accade nelle fasi conclusive, brillando ulteriormente più vicino al titolo.

Una metamorfosi incredibile se si pensa alla versione di inizio anno di Nole, troppo brutta per essere vera, sfiduciata e tetra, in perfetta antitesi con la macchina da guerra senza difetti che sta dominando il circuito in questi ultimi mesi.

Due slam e due Master 1000 conquistati negli ultimi cinque torneo disputati, sono il bottino di un autentico campione che si prepara a chiudere l’anno con il botto avendo messo nel mirino Parigi Bercy e le ATP Finals di Londra tra circa un mese.

(Fonte: Profilo Twitter Ufficiale ATP Tour)

Intanto, dalla prossima settimana, Djokovic ritornerà in seconda posizione mondiale tornando davanti a Federer, apparso invece meno competitivo e a tratti un po’ spento.

Ma il vero obiettivo, la grande missione in questo rush finale della stagione, sarà quello di chiudere l’anno da numero uno del mondo, da primo della classe, risultato che, solo pochi mesi fa, sembrava pura follia.