Penultima settimana di tornei su terra rossa in Europa, ultime occasioni per gli azzurri di conquistare punti importanti e, perché no, risultati prestigiosi.

Dopo una settimana più che soddisfacente ed emozionante con i successi di Fabio Fognini a Bastad e Marco Cecchinato a Umago, erano decisamente alte le aspettative anche per questa nuova carrellata di appuntamenti.

Purtroppo, però, le strade degli azzurri sopra citati si sono interrotte anzitempo nei due tornei in cui erano impegnati.

(Fonte:Twitter)

Fabio Fognini, prima testa di serie del torneo svizzero di Gstadd, ha ceduto subito, all’esordio dopo aver ricevuto un bye per il secondo turno contro il qualificato estone Jurgen Zopp.

Una sconfitta che stona vista la condizione sfoggiata solo pochi giorni fa in Svezia, ma, probabilmente causata anche da un po’ di stanchezza dopo un successo comunque svuotatore di energie fisiche e mentali.

Peccato soprattutto perché Fabio, numero quattordici del mondo, è molto vicino al suo best ranking e ad un ingresso strepitoso tra i primi dieci giocatori del mondo, obiettivo per il quale sarà necessario disputare una stagione al top anche sul cemento nordamericano.

Fuori all’esordio anche l’altro vincitore, Marco Cecchinato, che, impegnato nel torneo ATP 500 di Amburgo ha ceduto in tre set combattuti contro l’ex top ten Gael Monfils in una sfida comunque di livello ed equilibrata.

Tuttavia, per due azzurri fuori all’esordio con qualche rammarico, c’è un ragazzo che ha centrato, per la prima volta in carriera, i quarti di finale in un evento del circuito maggiore.

(Fonte: Profilo Twitter Ufficiale Federtennis)

Si tratta del ventiduenne Matteo Berrettini che, sempre nel torneo svizzero di Gstaad, ha eliminato la quarta testa di serie del torneo, il russo Andrey Rublev, rientrato la scorsa settimana dopo un lungo stop di più di tre mesi per un infortunio.

Il tennista romano se la vedrà oggi contro lo spagnolo Feliciano Lopez per un posto nella prima semifinale della sua carriera e, malgrado non sarà semplice, arrivati a questo punto, perché non continuare a sognare?