Classe ’98, americano, figlio di un ex giocatore professionista della Nigeria che è stato numero 105 delle classifiche mondiali, immerso nel tennis fin da piccolo e con un nome tanto particolare quanto facile da ricordare, lui è Michael Mmoh.
Il tennis statunitense, soprattutto al maschile, è da anni in preda ad una nervosa ricerca di uno straordinario campione come erano stati Andre Agassi e Pete Sampras, o più recentemente Andy Roddick, ma nonostante qualche sporadico buon piazzamento, un titolo slam manca nella bacheca a stelle strisce ormai dal lontano 2003.
Così grandi aspettative si sono riversate anche su questo ragazzo nemmeno ventenne che ha come idolo proprio quell’Andy Roddick, ultimo statunitense a trionfare in uno slam, ovviamente al maschile, quando si impose a New York nell’ormai lontanissimo 2003.
NOME | MICHAEL |
COGNOME | MMOH |
DATA DI NASCITA | 10.01.1998 |
NAZIONALITA’ | STATI UNITI |
RANKING | 175 |
COLPO PREFERITO | DRITTO |
HIGHLIGHTS | W LEXINGTON |
Michael Mmoh ha iniziato a giocare a tennis fin da piccolo, sostenuto, come detto, dal padre Tony, giocatore professionista per la Nigeria, suo paese natale.
Fin da piccolo, Mmoh ha mostrato ottime qualità tanto da essere prima osservato e poi selezionato dalla IMG Academy in Florida, uno dei centri in cui si allenano alcuni dei maggiori talenti del futuro.
Il gioco di Mmoh è perfettamente moderno e al passo con i tempi, piuttosto completo su tutti i fondamentali e votato alla aggressività, alla spinta.
In questi ultimi due anni ha potuto già mettersi in luce in alcuni dei tornei più importanti del circuito maggiore con gli esordi nei tornei dello slam di Melbourne e New York, e nei Masters 1000 di Indian Wells e Miami.
Come detto quello che salta subito all’occhio è una buona completezza da entrambi i lati per quanto riguarda i colpi a rimbalzo ma è tuttavia piuttosto evidente una predilezione per il dritto, più convinto e naturale.
Il tennis di Mmoh, infatti, ricalca quello della lunga tradizione americana fatto di servizio e dritto, ma se il colpo di inizio gioco rimane, a volte, ancora troppo titubante, il dritto è decisamente preciso e fluido.
Non è un caso, quindi che la maggior parte dei vincenti arrivi proprio con quest’ultimo colpo, sia dal lato naturale, quello destro, sia da sinistra con un dirompente ed efficace sventaglio con cui ama comandare lo scambio mettendo costantemente sotto pressione l’avversario, e smistando il gioco con grande naturalezza.
Un’impugnatura un po’ particolare sul dritto, gli permette di scendere bene con il piattocorde sotto la palla, riuscendo ad ottenere un ottimo margine di riuscita dell’esecuzione del colpo, oltre ad una rotazione con effetto “a salire” con un rimbalzo molto alto.
Il rovescio è forse meno solido ma risulta comunque un colpo vario e potenzialmente insidioso perché a lineari rovesci coperti, alterna sporadici vincenti, quando riesce a salire con il peso del corpo pienamente sulla palla, e alcune variazioni in back, sorprendenti e spiazzanti nello scambio.
Il difetto più evidente sul lato sinistro è quello di tendere a colpire la palla troppo dietro il corpo, in ritardo, attendendo troppo prima di impattare e finendo in questo modo per incappare in gravi evitabili errori.
Il servizio, come detto, è un colpo con cui si sente piuttosto a suo agio e che è decisamente utile nel suo proposito tattico di iniziare fin da subito lo scambio con in mano il pallino del gioco.
Tuttavia, è un fondamentale ancora ampiamente migliorabile perché troppo discontinuo, soprattutto sulla seconda, e a tratti prevedibile e ripetitivo per quanto riguarda angoli ed effetti.
Infatti Mmoh va spesso al centro o al corpo con la prima, mentre predilige le traiettorie ad uscire in kick ed in slice sulla seconda, ma il difetto al momento ancora più grande, è un eccessivo numero di doppi falli che tendono a macchiare i suoi match soprattutto nei momenti più importanti.
Altre cose, però, da sottolineare in positivo sono una eccellente preparazione atletica che gli permette di avere un solido piano B, difensivo, qualora la spinta a tutto braccio non produca effetti, e una ottima predisposizione al lavoro, al miglioramento quotidiano sul campo con testa, grinta e lucidità.
Se saprà non fare, più di tanto, caso alle enormi aspettative del suo paese nei suoi confronti, come anche verso altri suoi coetanei, e saprà percorrere con carattere e forza di volontà questa lunga strada fatta di sacrifici e lavoro, Michale Mmoh potrà senza dubbio continuare a farsi conoscere sempre e sempre piu.
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