Tabellone Atp 500 Acapulco 2022: Berrettini si ritira contro Tommy Paul

Brutta tegola per il nostro Matteo Berrettini che è costretto al ritiro nel match d’esordio dell’ATP 500 di Acapulco contro lo statunitense Tommy Paul, numero 39 del ranking mondiale e, di certo, non partente come favorito alla vigilia.

Il tennista romano ha dovuto lasciare il campo nel secondo set, dopo aver vinto il primo 6-4, per il riacutizzarsi del problema agli addominali che lo aveva costretto a rinunciare alle Olimpiadi di Tokyo l’estate scorsa.

Da quando l’Italia ha ben due tennisti nella Top Ten della classifica ATP i tornei di tennis sono sempre più seguiti dagli appassionati italiani e anche le scommesse che è possibile trovare mediante i siti elencati su https://www.sitiscommesse.com/tennis/ sono sempre più giocate.

Infatti, dopo l’Australian Open (primo torneo del Grande Slam del 2022), Matteo Berrettini è salito al numero 6 del mondo e l’astro nascente Jannik Sinner al 10.

Dopo periodi di magra, soprattutto in campo maschile, gli ultimi anni hanno mostrato una grande crescita di nuovi campioni nel tennis. Citiamo, infatti, anche Lorenzo Sonego e Lorenzo Musetti che stanno scalando posti tra le prime cinquanta posizioni in classifica.

Berrettini, molto amato dal pubblico, è stato l’unico italiano a partecipare a una finale di Wimbledon, in un match ben giocato l’anno scorso contro il numero uno Djokovic. Ma, va detto, che il giocatore è duttile ed è stato in grado, negli ultimi due anni, di avere risultati di prestigio in ogni torneo del Grande Slam.

Nell’Australian Open di gennaio Matteo è stato sconfitto in semifinale da Rafa Nadal, dopo match molto combattuti e molto belli con avversari di prestigio che lo hanno portato alla classifica ATP più alta per un italiano dai tempi di Adriano Panatta (numero 4 del mondo dopo la storica vittoria al Roland Garros di Parigi nel 1976).

Sinner: l’enfant prodige si ferma a Dubai

Niente da fare anche per il nostro Jannik Sinner all’ATP 500 di Dubai dove è stato fermato ai quarti di finale dal polacco Hurkacz. Jannik, considerato un vero e proprio predestinato, è una vera macchina da guerra ed è dotato di colpi molto eleganti. Probabilmente quando anche fisicamente raggiungerà una forma più adulta e delineata non ce ne sarà per nessuno. A differenza di Berrettini, infatti, che gioca un tennis più di forza e meno di tecnica, Sinner è un vero portento e, fin da piccolo, ha mostrato grande attitudine e una capacità mentale fuori dal comune.

D’altronde, il campione altoatesino è ancora giovanissimo e, quindi, avrà tutto il tempo per dimostrare il suo valore. La brutta sconfitta con il polacco Hurkacz ha riportato un po’ con i piedi per terra il tennista italiano che, per un lungo periodo l’anno scorso, ha pensato di poter raggiungere risultati ancora più ragguardevoli già dall’inizio di quest’anno. Un Open d’Australia concluso con un’onorevole sconfitta contro Tsitsipas (arrivato alla semifinale contro Medvedev) ha permesso, comunque, di comprendere i limiti di un tennis ancora acerbo che, con il cambio di allenatore (avvenuto pochi giorni fa), non potrà far altro che migliorare.

Matteo: una vera certezza per il tennis

Matteo Berrettini è un ragazzo semplice. Non ha mai smesso di pensare in grande, ha lo stesso allenatore da 11 anni e ha le capacità di poter battere i campioni. Vincenzo Santopadre, suo coach fin dall’inizio, parla di lui come di un ragazzo che prepara ogni match con una meticolosità fuori dal comune. E questo, a detta sua e dello staff, non potrà far altro che permettere al tennista romano di poter battere chiunque. Basterà limare quelli che sono i difetti strutturali (ad esempio un rovescio che non è sempre all’altezza del suo diritto killer) e il gioco a rete per dare a Matteo quello slancio che ora gli sta mancando nei match più importanti.

Nella semifinale con Nadal, durante il terzo set, Matteo era riuscito a dare così tanta spinta con la prima di servizio da ingabbiare il tennista spagnolo in una morsa tale da vincere con un sonoro 6-3. Ma, purtroppo, una stanchezza alle gambe e la poca lucidità, che ancora, lo attanaglia negli incontri importanti, non gli hanno permesso di arrivare al quinto set (dopo aver perso i primi due e vinto, appunto, il terzo) e di arrendersi al gioco dell’avversario al quarto. Manca poco, ne siamo sicuri, e gli appassionati di betting tennis live non vedono l’ora di scommettere su di lui.

Carlo M.

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