Stupore a Milanello: ha rifiutato l’Arabia | Vuole il Milan a tutti i costi

Dopo aver acquistato diversi giocatori nelle ultime settimane, adesso per i rossoneri è tempo di cedere chi non rientra più nel progetto.
È bastato un mese e mezzo per cambiare tutto. Quando Jerry Cardinale ha deciso di congedare Maldini e Massara, l’ha fatto con l’idea di aprire un nuovo ciclo, con una diversa idea di investimenti. Il duo Furlani-Moncada, che dalla promozione di D’Ottavio a direttore sportivo è diventato un trio, ha cambiato la traiettoria del mercato del Milan.
Per fare un esempio, la vecchia dirigenza aveva bloccato Daichi Kamada, il cui accordo è stato tenuto in caldo fino all’affondo decisivo, negli ultimi giorni, a Chukwueze. Una rotta nuova che delinea anche il cambiamento tattico che ha in mente Stefano Pioli.
Negli ultimi anni, i rossoneri hanno basato il proprio successo sul 4-2-3-1. È stato il modulo della rinascita durante la pandemia, del ritorno in Champions League e del diciannovesimo scudetto. Nell’ultima stagione, però, qualcosa non è andato, e il problema – secondo dirigenza e staff tecnico – è da ricercare negli interpreti.
L’addio di Brahim Diaz e il mancato impatto di De Ketelaere hanno avuto come conseguenza l’improvviso dirottamento verso il 4-3-3. Il nuovo modulo è stato alla base della preparazione a Milanello e nelle due amichevoli contro Lumezzane e Real Madrid. Non è ancora chiaro se sarà una scelta definitiva – Pulisic ha ricoperto diverse volte il ruolo di trequartista in carriera – ma appare come la strada tracciata, al momento.
In lista trasferimento
Il nuovo corso intrapreso dai rossoneri metterà in discussione il presente (e futuro) di diversi giocatori, che sono destinati a trovare sempre meno spazio. Pioli ha deciso di escludere tre giocatori – oltre a Lazetic – dalla lista dei convocati per la tournée americana: Divock Origi, Fodé Ballo-Touré e Ante Rebic.
L’ex Liverpool potrebbe tornare in Premier League, su di lui ci sarebbe l’interesse del West Ham, mentre il terzino franco-senegalese è conteso tra Fulham e Bologna. Il “problema”, al momento, è rappresentato da Rebic. Secondo Sky Sport, il croato avrebbe rifiutato una proposta contrattuale da 10 milioni di euro giunta dall’Arabia Saudita.

Luci e ombre
Giunto dall’Eintracht Francoforte nel 2019 con la formula del prestito biennale – e riscattato dopo solo una stagione – l’impatto di Rebic al Milan è stato importante. Dopo le difficoltà iniziali, nella seconda parte della stagione 19-20 era riuscito a produrre 14 gol (11 reti e 3 assist) in 19 partite.
Numeri migliorati in quella successiva, in cui era stato in grado di segnare 11 gol e servire 7 assist ai compagni. Nel momento migliore della sua carriera sono arrivati i problemi fisici e i ritardi di condizione, che gradualmente gli hanno fatto perdere la titolarità. Adesso, con gli arrivi di Pulisic e Chukwueze, per lui, non c’è più spazio.