Follia ultras in Portogallo. Alcuni criminali (bisogna smetterla di chiamarli tifosi) hanno fatto irruzione nel centro sportivo dello Sporting Lisbona e hanno aggredito i giocatori fra cui Bas Dost, colpito alla testa con una mazza di ferro. La colpa?
Aver perso il treno per la Champions League nell’ultima gara contro il Maritimo. Una volta entrati, hanno iniziato a distruggere tutto quello che avevano attorno e a colpire i giocatori. Oltre a Dost, hanno riportato ferite anche Jorge Jesus, William Carvalho e Rui Patricio.
Una vera e propria spedizione punitiva che ha indignato il mondo del calcio e lo Sporting Lisbona, che ha tuonato contro questa violenza ingiustificata e ha dichiarato che non può in alcun modo tollerare atti di vandalismi o aggressioni nei confronti di componenti dello staff del club. La società ha dichiarato inoltre che prenderà tutte le misure necessarie per individuare i responsabili e per fare in modo che vengano puniti come meritano.
La notizia ha fatto il giro del mondo e ha provocato molto sgomento. A pochi giorni dalla sfuriata dei tifosi dell’Amburgo per la clamorosa retrocessione, ancora un increscioso episodio di violenza che deve necessariamente fare riflettere. Quali sono le prospettive di questo sport se basta una mancata qualificazione a trasformare i tifosi in delinquenti? È una domanda che dovremmo farci tutti.
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