Vittoria importante dei giallorossi, a Ferrara, che gli consentono di rimane al terzo posto, in attesa delle rivali oggi.
Uno 0-3 che non ammette repliche, una prova di maturità e di esperienza. Il fatto che l’abbia ottenuta contro una formazione come la Spal non deve creare scalpore. Infatti i romagnoli sono stati in grado di mettere in difficoltà tra le mura amiche avversari di caratura.
Come dimenticare il pareggio interno ottenuto con la Juventus, quello con l’Inter, e le difficoltà create al Napoli? Invece, la truppa di Di Francesco, in quel di Ferrara, riesce a disporsi degli avversari come meglio crede, risparmiando energie in vista del match di Champions di Martedì.
Andando ad analizzare i moduli scelti dai due tecnici, osserviamo come la Spal è stata schierata da Semplici con un 5-3-2 che chiarisce gli intenti dell’allenatore toscano.
Schiattarella per dare ordine in mezzo al campo, Kurtic per avere più fisicità nei contrasti con i giallorossi, mentre in avanti Paloschi e Antenucci per garantire profondità alle spalle di Manolas e Fazio, alcune volte fuori tempo nella copertura.
Il 4-3-2-1 per Di Francesco con spazio concesso per la prima volta dall’inizio al giovane Silva, dimostratosi all’altezza, con buone idee e velocità. In mezzo al campo nuovamente spazio per Gonalons, un’altra occasione concessagli dal tecnico pescarese per cercare di ristabilire la sua stagione. In avanti, invece spazio a Schick, con El Shaarawy e Nainggolan a fare da supporto.
La partita recita il copione che ci si aspettava. La Roma prende subito l’iniziativa, controlla il possesso palla, con un pressing offensivo ben giocato. La pressione dei tre attaccanti è fondamentale per rispedire indietro qualsiasi tentativo degli Estensi.
Ciò che più sorprende della squadra di Di Francesco è la sua capacità di far circolare la sfera, senza dover tenere ritmi alti. Gli attaccanti riescono a trovarsi spesso in situazione di tre contro tre, perchè i due difensori avversari sono più preoccupati di andare a prendere Peres da una parte e Silva dall’altra.
Nainggolan ed El Shaarawy fungono da collettori del gioco, fornendo una sponda per la solita spinta dei terzini, ma adoperandosi anche per l’inserimento di Strootman e Pellegrini.
Proprio su di una proposizione dei centrocampisti, con assist di Pellegrini per Strootman che arriva il vantaggio giallorosso. L’autorete di Vicari è una diretta conseguenza di tutta l’azione messa in mostra dai capitolini.
Se dobbiamo trovare errori nella squadra laziale, questi sono imputabili alla scarsa precisione in area di rigore, controlli imprecisi, rifiniture approssimative. Solo per questo motivo il vantaggio è arrivato alla mezz’ora del primo tempo. Nella ripresa dopo un quarto d’ora arrivano le reti che assicurano la vittoria finale.
Cambi per fa rifiatare Nainggolan, Strootman e Pellegrini, i quali saranno molto utili nella trasferta di martedì all’Anfield.
Minimo sforzo, tre punti per continuare a mantenere saldo il terzo posto. Ora testa al Liverpool, perchè alle imprese questa squadra ci sta prendendo gusto.
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