Bari-Ternana 3-1: un Bari dal tasso tecnico nettamente superiore non fa grande fatica a battere una Ternana sempre più disperata e costretta al penultimo posto. I pugliesi passano subito con un gran gol dell’eterno Brienza, usufruiscono anche della superiorità numerica grazie all’espulsione di Coppola e mostrano un gran gioco, sfiorando più volte il raddoppio. Il gol ternano dell’ex Di Noia, che nel recupero del primo tempo risolve una mischia con un missile all’incrocio, non mette paura ai padroni di casa che tornano in vantaggio ad inizio ripresa con una girata di Galano e chiudono il match ad un quarto d’ora dal termine con un gol di forza di Floro Flores, sempre più a suo agio in biancorosso. Bari ottavo, e con la possibilità di salire ancora.

I migliori sono Brienza (7.5), che segna e fa segnare Galano e mostra tutte le sue doti tecniche, e Di Noia (6), per aver dato dato un minimo di speranza ai suoi. Male Coppola (4), che si fa buttare fuori dopo soli 25 minuti ed è uno degli artefici della sconfitta dei rossoverdi. Tutti promossi, invece, gli altri galletti.

Carpi-Brescia 2-1: quattro minuti di blackout bresciano e il Carpi, tra il 38° e il 42° del primo tempo, si prende tre punti d’oro; Lasagna da due passi e Beretta con un grandissimo tiro sul palo più lontano interrompono la striscia di tre sconfitte di fila della squadra emiliana. Il Brescia accorcia ad inizio ripresa con una punizione dell’altro highlander della cadetteria, Caracciolo, ma poi non riescono più a sfondare e ora la classifica si fa pericolosa.

Benissimo Beretta (7.5), per il gran gol fatto e la creazione delle premesse per il primo. Caracciolo (6) è ancora una volta il migliore dei suoi, per il gol e la dedizione alla causa biancoblu. Ha quasi 36 anni e questo deve far riflettere qualcuno dei suoi compagni. Male Untersee (5), oggi in versione soprammobile: non un cross decente o un movimento adeguato. Nessuna insufficienza per gli emiliani.

Cittadella-Avellino 1-3: come passare dal rischio retrocessione ad una posizione tranquilla con vista playoff? A questa domanda risponde l’Avellino. Grazie alle cure di Walter Novellino, approdato in punta di piedi pochi mesi fa e ritrovatosi a guidare una squadra sfiduciata e senza nerbo, gli irpini si sono risollevati alla grande. Un lavoro certosino che sta dando buonissimi frutti. A tutto questo aggiungiamo anche un pizzico di fortuna: il Cittadella, infatti, oggi non meritava affatto di perdere e nemmeno di pareggiare: dopo il fulmineo vantaggio iniziale ad opera di Strizzolo, i veneti hanno dominato la partita, ma i troppi gol sbagliati e una difesa clamorosamente distratta hanno aperto la strada ai biancoverdi, che hanno pareggiato e sono passati in vantaggio con l’ormai inamovibile Ardemagni e hanno chiuso i conti con il nuovo arrivato Eusepi.

Bene Strizzolo (7), che segna e lotta su ogni palla, e benissimo Ardemagni (8), che segna due gol con due tiri in porta. La concretezza della punta avellinese è, invece, mancata ad Arrighini (5): troppi i suoi errori sotto porta e la sua squadra li ha amaramente pagati rimettendoci tre punti. Non benissimo Verde (5.5), poco lucido e mai pericoloso.

Pro Vercelli-Benevento 0-1: un dubbio rigore di Ceravolo a due minuti dal termine permette al Benevento di espugnare Vercelli dopo una partita più sofferta del previsto in cui i piemontesi hanno contenuto parzialmente Ciciretti e soci. Campani momentaneamente secondi, in attesa dei risultati di domani; vercellesi malinconicamente terzultimi.

I migliori sono stati Vives e Falco (6.5): il primo fa girare la squadra e sfiora il gol in due occasioni, mentre il secondo è il più costante della squadra ospite. Nessuna insufficienza da segnalare da ambo le parti, ed è una novità per l’autore di questi articoli.

Salernitana-Cesena 1-1: partita interessante, terminata con un giusto pareggio. Nel giro di cinque minuti, un gollonzo di Minala, che devia di petto un cross un po’ troppo violento di Coda, e un gol altrettanto sporco di Cocco, che di testa beffa un Gomis non irreprensibile, fissano il risultato sull’1-1 finale. I due marcatori del match hanno colpito anche un legno a testa.

I migliori di oggi sono proprio loro, Minala e Cocco (7 per entrambi): giocano una gara simile, stessa quantità e di qualità, segnano e colpiscono un palo il primo e una traversa il secondo. Male, invece, Rosina (5), per nulla pericoloso e mai in partita. Nessun voto inferiore al 6 in casa romagnola.

Perugia-Entella 0-0: in una partita brutta e soporifera, a volte può accadere che qualcuno inventi dal nulla la giocata risolutiva. Ma non oggi, grazie alle parate provvidenziali di Brignoli su Palermo e di Iacobucci su Nicastro e Volta. La partita è tutta qui. 

I migliori in campo, come facilmente intuibile da quanto detto sopra, sono stati i due portieri (7). Male invece Forte (5), mai pericoloso, e Ammari (4), entrato al 15° minuto ed espulso al 90° per due gialli abbastanza sciocchi.

Spezia-Trapani 2-2: una doppietta di Granoche nel primo quarto d’ora di gioco sembrava aver messo in discesa la partita dei padroni di casa, ma i siciliani non si sono arresi e hanno rimontato grazie ai gol di Casasola nel finale del primo tempo e di capitan Pagliarulo un minuto dopo il 90°. All’ultimo secondo l’arbitro ha assegnato un rigore ai liguri, salvo rimangiarselo subito dopo un colloquio via auricolari con il guardalinee. Un mistero che alimenta i rimpianti spezzini, rei di aver gestito malissimo il match dal 2-0 in poi e di non averlo chiuso. Benissimo Granoche (7.5), sempre più devastante, e bene Pagliarulo (7), che da capitano coragioso qual è si carica sulle spalle le speranze di una città intera e la fa esultare all’ultimo secondo con un gol da attaccante vero. Malissimo Fabbrini e Casasola (4): i due, autori  di prove in realtà ampiamente sufficienti, impazziscono e si prendono a cazzotti dopo una serie di calci del giocatore granata a quello ligure. Non un esempio edificante.

Vicenza-Ascoli 1-1: Mignanelli porta avanti i marchigiani e De Luca li riprende. Nel mezzo, alcuni gol sbagliati dagli ospiti, apparsi poco in palla e troppo imprecisi.

Bene i due marcatori, De Luca e Mignanelli (6.5), sempre costanti e incisivi. Male Zaccardo e Favilli (5): impreciso e lento il primo, inconcludente il secondo.