Benevento-Carpi 3-1: vittoria importantissima per i sanniti, che salgono al quinto posto portandosi a soli quattro punti dal secondo posto e condannano gli emiliani ad una retrocessione ormai scontata. Improta segna subito e il gol degli ospiti realizzato da Vitale dura fino alla fine del primo tempo e viene vanificato da Maggio. Un rigore di Viola nel finale chiude definitivamente una contesa tra due squadre che, due anni fa, si giocarono la finale per la promozione.
Crotone-Perugia 2-0: Simy e Barberis regalano ai calabresi tre punti di immenso valore che li tirano fuori dalla zona playout, almeno per ora. Gli umbri, invece, scendono al settimo posto.
Livorno-Cremonese 1-3: Croce disputa una gara da fenomeno nella quale prima fornisce a Castrovilli il pallone che il fantasista mette in rete con un destro a giro e poi realizza una doppietta spettacolare. A nulla vale il gran tiro da fuori di Luci. I lombardi vanno così a +5 proprio sui toscani, che restano, invece, in piena zona playout.
Padova-Ascoli 1-2: come il Carpi, anche i patavini sembrano ormai condannati alla retrocessione in virtù del penultimo posto e di un distacco dalle zone tranquille che cresce sempre più. Ninkovic apre le danze su rigore, Capello riagguanta gli avversari e, infine, Rosseti segna il gol decisivo. L’Ascoli va a 36 e ora il distacco dalla zona playout è di sei punti.
Spezia-Salernitana 2-1: a fine primo tempo Djuric porta in vantaggio gli ospiti, ma Mora ad inizio ripresa e Capradossi quasi all’ultimo respiro riportano i liguri tra le prime otto e costringono i campani a guardarsi le spalle.
Venezia-Cittadella 1-1: Modolo segna in offside e tira fuori dai guai i padroni di casa, ma il gol nel finale di Panico il riporta in zona retrocessione. Il punto ottenuto, tuttavia, non basta al Cittadella per mantenere l’ottavo posto.
Verona-Brescia 2-2: era il big match e non ha deluso le aspettative. Il punto ciascuno è giusto per come si è svolto l’incontro, aperto da Faraoni nel primo quarto d’ora e rimesso in equilibrio da Torregrossa subito dopo. Nel finale di prima frazione Martella segna con un bolide da fermo da trenta metri, ma è ancora Faraoni a riportare la gara in parità. Il risultato finale scontenta, però, entrambe le squadre: gli scaligeri restano da soli al quarto posto e il Brescia è sempre primo, ma ora il Palermo può mettere la freccia e il Lecce ha addirittura l’occasione di andare in testa insieme ai lombardi.
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