Diciannove squadre hanno completato la procedura di iscrizione, chi a fatica chi tranquillamente, ma non la ventesima, il Palermo. Proprio così, i rosanero non parteciperanno alla prossima stagione.
In serata è arrivato l’ultimo atto di una grottesca vicenda iniziata alla mezzanotte precisa del 25 giugno, un minuto dopo la deadline per le iscrizioni: i rosanero non avevano presentato la fideiussione richiesta ed erano stati esclusi.
Secondo il direttore finanziario di Arkus Network Salvatore Tuttolomondo il problema sarebbe stato di tipo tecnico: la fideiussione necessaria era partita alle 23:59 e non era giunta in tempo.
Nelle scorse ore la Covisoc ha stabilito che la domanda di iscrizione presentata non è valida a causa di irregolarità amministrative e gestionali; la PEC con la comunicazione è stata già inviata agli interessati, ma l’ufficializzazione arriverà domani.
In attesa di polemiche, minacce, recriminazioni e quant’altro, ci chiediamo: se era tutto a posto, perché la società proprietaria del club si ridusse ad inviare il documento necessario alle 23:59? Sembrava tutto a posto, o almeno così era stato detto: gli stipendi erogati regolarmente e le altre pendenze saldate, anche se Tuttolomondo stesso aveva detto che avrebbe cercato di non pagare le commissioni dei procuratori.
A beneficiare di questa ennesima vergognosa vicenda sarà presumibilmente il Venezia: retrocessa per ultima dopo il playout di metà giugno, la squadra di Cosmi prenderà quasi sicuramente il posto del Palermo.
La Serie B perde una delle sue piazze più calde nonché una delle sue squadre migliori, una di quelle che nella prossima stagione sarebbe stata certamente protagonista della lotta per la promozione. Il futuro sarà molto probabilmente sarà da scrivere sugli infernali terreni della Serie D.
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