Sei giovane per questa panchina: la Sampdoria gli ha detto di no | Disastro storico

La sosta non ha portato sconvolgimenti in casa Samp, anche se la posizione di Pirlo non è stabile. Ecco a chi ha detto no il Doria.
Ben due panchine sono saltate in questa sosta per le nazionali in Serie B. Il Bari ha chiuso un lungo (e importante ciclo) con Michele Mignani, esonerato dopo il pari con la Reggiana, ma soprattutto per quei sette miseri punti e una sola vittoria all’attivo.
È arrivato l’esperto Pasquale Marino per provare a svegliare nuovamente i Galletti. “Abbiamo cercato di dare continuità a quello che è stato fatto, con piccoli cambiamenti che non hanno stravolto più di tanto, in 15 giorni non si può stravolgere quanto fatto in tanti mesi”. Detto ciò, ecco il nuovo mantra: “Voglio una squadra libera di testa, senza ansia di sbagliare“.
Anche il Lecco ha deciso di svoltare con una nuova guida tecnica, cercando di risollevarsi dall’ultimo posto in classifica tra i cadetti, con Emiliano Bonazzoli. Anche lui porta novità: “Abbiamo alzato tutto a livello di intensità perché mancava, e fatto degli accorgimenti a livello di modulo e di uomini”.
Esordio con l’Ascoli. Sfida tutt’altro che semplice, ma il Lecco potrà puntare sulla voglia di rivalsa. “Idee nuove, ma nessun stravolgimento – tuona il nuovo allenatore dei lariani – a gennaio serviranno innesti“.
La Samp non cambia. Ma Pirlo…
Alla fine Radrizzani non ha guardato la classifica durante la sosta per gli impegni dell’Italia, confermando la fiducia ad Andrea Pirlo nonostante quel penultimo posto che nessuno si sarebbe mai aspettato.
Logico però che deve cambiare l’andazzo, altrimenti il tecnico doriano gioco-forza dovrà farsi da parte. Vietato sbagliare contro il Cosenza: Marco Delle Monache è tornato in gruppo, lavoro personalizzato per Estanislau Pedrola e Daniele Ghilardi. Fisioterapia per Lorenzo Malagrida, Nicola Murru e Petar Stojanovic, quest’ultimo in dubbio causa risentimento all’adduttore della coscia destra, patito con la nazionale slovena.

Il retroscena su Pirlo, poteva non essere lui l’allenatore
Questa estate c’era stato un ammiccamento tra la nuova proprietà blucherchiata e Francesco Farioli, rivelazione dello Championnat de France con il suo Nizza, addirittura secondo a un punto dal Monaco.
Il 34nne di Barga si toglie qualche sassolino dallo scarpino. “Alla Sampdoria avevo sentito di nuovo il discorso sull’età, che voleva vincere la Serie B e quindi cercava un allenatore con più esperienza in panchina”. A quanto pare non funziona così. Parola di Farioli: “Un allenatore si giudica sempre per le sue scelte. Che sia all’inizio della carriera o un esperto che ha vinto tutto come Mourinho”.